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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Il governo Monti salva le banche e ammazza equità e crescita

È bastata la minaccia di dimissioni dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) per indurre il governo Monti ad annullare la "norma anticommissioni bancarie" (Decreto legge “liberalizzazioni”) riparando con il "decreto salva banche". Le commissioni a cui si fa riferimento sono quelle che le banche si fanno pagare, oltre agli interessi, sui finanziamenti che elargiscono ad imprese e alle famiglie, comprendendo anche i mutui immobiliari e il credito a consumo. Eppure già il trend, rispetto all’area euro, del tasso di interesse che le banche si fanno pagare sulla

Notizia del secolo: a Latiano l’amministrazione De Giorgi tappa i buchi.

Se l’amministrazione comunale avesse preso in considerazione la proposta che lanciai nel post « Latiano: aggiusteremo le strade con un clic ?», oggi avrebbe segnato un punto a proprio favore. Infatti, è trascorso poco più di un mese e mezzo (un mese e venti giorni per esattezza) dalla mia formale richiesta di intervento alle autorità municipali a ieri, quando tre operai armati di pale, rullo e bitume hanno finalmente tappato i buchi che da tempo mettevano a rischio l’incolumità di persone e cose nei pressi della mia abitazione. È chiaro che non bastava chiudere i buchi che si trovavano sull’uscio di casa mia per farne una bandiera di merito per questa amministrazione; infatti, girando per il paese, ho constatato che i lavori di rattoppo del manto stradale stanno avvenendo un po’ ovunque. È

Hamza Kashgari: usiamo la nostra libertà per promuovere la sua.

Hamza Kashgari è un giovane ventitreenne Saudita, editorialista del quotidiano El Bilad. Il 4 febbraio ha postato su Twitter in un dialogo immaginario con il profeta Maometto, dicendo al messaggero di Allah: «ci sono cose di te che mi piacciono, ma anche delle cose che detesto e altre che non riesco più a capire». Ha poi proseguito osservando che «le saudite non possono andare all’inferno perché, vivendo in Arabia Saudita, all’inferno ci sono già». In un paese fondamentalista come l’Arabia Saudita questo genere di affermazioni significano eresia e portano persino ad una condanna a morte. Infatti il giovane, nel tentativo di fuggire in Nuova Zelanda, ha preso un aereo che ha fatto scalo in Malesia, dove è stato arrestato e rimpatriato. Da allora è scomparso. Secondo il quotidiano Le Monde – da cui ho appreso la notizia – la vicenda mostra tutte le ambiguità

Intervista: la musica dei Blackriffsmash dalle parole di Fabio Basile

In una location alquanto insolita incontro Fabio Basile, voce e chitarrista dei Blackriffsmash, giovane rock-metal band di Montemesola (TA). L’intenzione è quella di fare un’intervista, ma parlare con Fabio è davvero così piacevole che la cosa si trasforma in una gradevole chiacchierata. Fabio, come nascono i Blakriffsmash? Diciamo che il gruppo nasce come un insieme di esperienze individuali che si sono incontrate poi nel gruppo. Personalmente inizio a scrivere musica all’incirca tre anni fa. In realtà il mio iniziale impegno si limitava a scrivere testi. Nel 2010 ai testi vengono associate le musiche. Si è dovuto attendere un altro anno prima che un vero e proprio progetto musicale si concretizzasse. Infatti è nel Giugno del

Latiano: una Spina vale l’altro nell’ipotesi strampalata delle nomine

Dopo il rifiuto dell’On. Gaglione, pare che il posto di presidente del consiglio direttivo della azienda speciale “Istituto Pio Caterina Scazzeri” sia una questione di famiglia. Infatti dopo le dimissioni di Luigi Spina, il sindaco ha nominato all’apice della azienda la sorella del dimissionario: Ada Spina. In un comunicato stampa il sindaco, dott. Antonio De Giorgi, ha tessuto le lodi del nuovo presidente mediante un comunicato che riconosceva: «Ada Spina, da tutti conosciuta per il suo impegno politico e sociale, ha acquisito nel corso degli anni notevoli competenze per aver esercitato, come assessore sia a Latiano che nell’Amministrazione Provinciale, un ruolo di direzione delle Politiche Sociali». Peccato

Taranto, Brindisi, Torino: stragi in nome dello “sviluppo” e la difesa del territorio

  TARANTO . Nell’ambito dell’incidente probatorio sull’ILVA è stata presentata giovedì scorso un fascicolo di 282 pagine preparato da tre esperti (prof. Annibale Biggeri, prof. Marco Forastieri e prof.ssa Maria Triassi), a cui la magistratura aveva dato mandato di effettuare uno studio sulle malattie e le morti nei quartieri di Taranto più vicini all’industria siderurgica: Tamburi, Borgo e Paolo VI. I risultati, frutto di un confronto di dati medici degli ultimi sette anni, sono davvero sconcertanti perché nei quartieri più vicini allo stabilimento ci si ammala e si muore di più rispetto al resto della città. Ad esempio nel quartiere Paolo VI l’incidenza di tumori è di +42% nei maschi e, sempre nello stesso quartiere la morte per malattie dell’apparato respiratorio segna +64% nei maschi e +26% nelle donne. L’inquinamento dell’ILVA non risparmia nemmeno i bambini i cui casi di tumore sono al di sopra della