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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Regione Puglia: niente soldi per le scuole di Latiano

Chissà se in questi giorni rappresentanti della giunta comunale di Latiano torneranno negli studi di TRCB a dirci che ciò che era stato promesso, sull’edilizia scolastica, durante la scorsa campagna elettorale, dall’emittente televisiva in parola, non può essere più realizzato perché i 275.708€ , che la Regione aveva destinato per la scuola Filippo Errico , non ci sono più. L’assessore regionale al diritto allo studio, Gianfranco Viesti ci fa sapere che, purtroppo, a causa della finanziaria 2009 di Berlusconi, la Regione Puglia ha avuto quasi due milioni di euro in meno. Ma la comunicazione politica, che ha imparato molto dalla comunicazione religiosa, attraverso le parole dello stesso Viesti ci fa sapere che non tutte le speranze sono perdute. Si attende infatti lo sblocco, da parte del governo Berlusconi, dei fondi FAS che - secondo l’assessore - dovrebbero permettere il finanziamento dei lavori di quegli edifici attualmente esclusi. In qualità di cittadino questa tiritera sulla mess

Latiano: la crescita? passa dal museo

Mi è accaduto negli ultimi tempi di rivisitare il Museo delle Arti e Tradizioni che si trova in piazza Verdi (vicino al teatro Olmi) a Latiano. L’ultima volta che vi avevo messo piede risale al tempo delle scuole medie, quando scolaresche, provenienti anche da altri paesi, erano portate in questo luogo a contemplare gli oggetti che erano stati strumenti di vita quotidiana dei nostri padri e nonni. Ma l’esito del “viaggio culturale”, che mi ero proposto alcuni giorni fa, ha avuto un epilogo triste. È stato davvero doloroso constatare la condizione disastrosa in cui oggi si conservano gli oggetti che hanno permesso ai nostri antenati, attraverso i gesti di vita quotidiana, di scrivere la nostra storia. Infatti la sensazione che ho avvertito è stata quella di entrare in deposito di cose vecchie dove il precario stato di conservazione ne ha fatto smarrire l’identità di oggetti. I manufatti e gli utensili erano completamente impolverati, alcuni rotti, e sembravano essere stati abbandonati