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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Chi vince e chi perde nella vicenda del trasferimento dell’”Armando Franco”

Pare aver raggiunto una conclusione la vicenda del trasferimento dell’istituto professionale “Armando Franco” presso la scuola elementare Bartolo Longo di Latiano. Alla fine, l’insensata ostinazione della giunta comunale e della maggioranza che la sostiene è stata superata da un provvedimento della Direzione Generale dell’Ufficio scolastico della Puglia che ha revocato la “parità” all’istituto professionale, facendo venir meno i requisiti su cui la giunta di Latiano, guidata dal dott. De Giorgi, aveva deciso per il comodato all’istituto superiore. La decisione dell’Ufficio scolastico della Puglia è stata salutata come una vittoria dagli Ecopacifisti, meritori di aver portato in consiglio comunale la vicenda; dalla società civile che in massa si era mobilitata; dalle democratiche istituzioni che (aggiungo io) quando vogliono riescono a porre un freno agli abusi di questa o di quell’altra istituzione. Ma questo successo, a ben vedere, risulta più amaro della cocciuta decisione del Si

Scuola Filippo Errico: l’indifferenza e la vergogna

Si può continuare ad accettare che i nostri figli stiano in aule in cui vengono ignorati i più basilari criteri di sicurezza ed igiene? Si può continuare a far stare i nostri bambini in aule che diventano torride serre nelle calde giornate di settembre e ottobre e in quelle primaverili, manco fossero lucertole o serpenti? Si può continuare a negare a questi bambini il diritto di istruirsi in luoghi sani e vivibili? Si può continuare a parlare delle stesse cose dopo che sono state fatte una serie di denunce e richieste (persino una lettera all’ex ministra Gelmini )? A Latiano è possibile e ciò non imbarazza

Stop allo stress pre-parto; perciò intervisto il mio psicoterapeuta

La nostra amica Athena è diventata mamma per la prima volta. Ansie, paure, stress ma anche esercizio psico-fisico hanno arricchito la sua esperienza di gestante e di donna. La nostra collaboratrice ha voluto condividere su latianoitaca l’importante momento da lei vissuto, allegando alle sue impressioni un’interessante intervista allo psicologo dott. Carmelo Ciracì che segue le partorienti nel “Corso di preparazione al parto” presso il consultorio familiare di Francavilla Fontana. L’idea di questo post, così diverso dagli argomenti che solitamente trattiamo, nasce da varie ragioni ma la ragione principale risiede nella bellezza di quell’abisso che è il cuore di una mamma. La gravidanza, è inutile dirlo, rappresenta un momento importantissimo per la vita di ogni donna . Quando si aspetta un bambino si entra in una diversa dimensione, fatta di entusiasmi, trepidazioni, sorprese. Si guarda con occhi nuovi non solo il mondo che ci circonda, ma anche quello più intimo ed emozio

La bidonata di via Roma tra pantani e annunci spot

Un pantano può essere definito come un’area in cui si addensa acqua stagnante, oppure come una situazione equivoca ed intricata, un imbroglio nel quale si è invischiati. A Latiano il pantano è contemporaneamente tutt’e due le cose e ciò succede in un unico luogo: la centralissima via Roma. Qui il pantano di cui sopra, grazie ai lavori della giunta De Giorgi, si è concretizzato nella sua dimensione immateriale che materiale.

Polemiche e silenzi sul trasferimento dell’Istituto “Armando Franco”

L’Istituto paritario Armando Franco di Mesagne, riconosciuto come “Scuola cattolica” dal decreto dell’Arcivescovo monsignor Rocco Talucci, dopo lo sfratto da parte del comune di Mesagne, ha trovato presso la scuola primaria “Bartolo Longo” di Latiano una nuova sede. la decisione della giunta comunale di Latiano di accogliere la scuola sfrattata nei locali della scuola primaria latianese ha sollevato molte polemiche. Si sono arrabbiati i genitori dei piccoli che frequentano la scuola perché i loro bambini dovranno condividere gli spazi con ragazzi notevolmente più grandi; si è arrabbiata la CGIL-scuola che ha chiamato in causa il provveditorato agli studi di Brindisi; si sono arrabbiate le associazioni locali di ogni sorta a cui il comune nega sistematicamente strutture da destinare alle loro attività; infine, si sono arrabbiati gli Ecopacifisti per la «scelta operata dall’amministrazione