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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

"Mercato di Campagna Amica" e la necessità di un Mercato Coperto

La campagna elettorale in corso ha fatto passare in sordina l’iniziativa della Coldiretti “il Mercato di Campagna Amica”, che merita invece una attenta riflessione sia da parte dei cittadini che, principalmente, da parte dei candidati alle prossime comunali. L’iniziativa prevede, ogni sabato, la vendita diretta dei prodotti agricoli in Piazza Umberto I dalle ore 08,30 alle 13,00. Gli obiettivi che “Il mercato di Campagna amica” si prefigge sono: garantire la genuinità e la qualità, accorciare la filiera produttiva puntando al risparmio energetico, e garantire un risparmio della spesa. Ma chi è attento all’economia locale si rende conto che l’agricoltura, la più grande risorsa disponibile sul territorio, ha necessità di essere ripensata, ammodernata, e rilanciata. Oramai le due più importanti produzioni agricole, olive ed uva, sembrano

Latiano: impressioni e riflessioni dalla campagna elettorale

La campagna elettorale è a metà strada, ma gran parte del lavoro di “promozione” dei candidati è stato già fatto. L’efficace tecnica del “ casa pi casa ” è stata largamente utilizzata dai più scaltri, perciò agli altri non rimane che ascoltare le motivazioni, tra l’altro neanche richieste, del perché la maggior parte della cittadinanza ha già deciso di votare il tal medico, o il tal responsabile sanitario, o imprenditore. Le ragioni di tali scelte non ha nulla da spartire con l’amministrazione della città o coi programmi elettorali, e pur contenendo qualcosa di insolitamente buffo, danno luogo ad una riflessione seria. Innanzitutto la campagna elettorale può essere abbozzata come una sorta di caccia al voto, che si tiene tra il candidato e l’elettore-preda.

Latiano, 8 marzo 2010: la donna tra liste elettorali e Karibuni

Tra i tanti corsi frequentati nella mia prima gioventù, ricordo quello di un eccentrico professore di diritto, che nelle ore in cui doveva insegnarci i rudimenti della Costituzione preferiva parlarci delle sue impressioni e delle sue convinzioni circa la vita. L’avvocato, così lo chiamavamo, era originario di Messina, divorziato e con forte risentimento verso le donne, e le sue lezioni avevano come argomento quasi esclusivamente l’altro sesso. Tanto per comprendere quale rapporto l’avvocato avesse con le donne ogni suo discorso finiva con la frase pronunciata in siciliano stretto « tantu fimmini su ». La frase fortemente dispregiativa, che significava “non farci caso a ciò che dicono tanto sono femmine”, chiariva il ruolo che la donna aveva nel mondo di quell’avvocato. Ma lasciando questi ricordi ai miei 18 anni, e ritornando ai giorni nostri, concediamoci qualche riflessione sul ruolo che ha oggi la donna, proprio mentre si festeggia l’8 Marzo, nella vita politica. Un indirizzo lo

Documento della CEI: mafia e classe dirigente sono le debolezze del Mezzogiorno

A vent’anni dalla pubblicazione del documento Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno, la Conferenza Episcopale Italiana ha voluto riprendere la riflessione sul cammino della solidarietà nel nostro Paese, attraverso un nuovo documento dal titolo Per un paese solidale. Chiesa italiana e mezzogiorno ( http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/10773/Per%20un%20Paese%20solidale.pdf ). In quest’ultimo documento si legge che « Potrebbero, infatti, acuirsi antiche debolezze e approfondirsi limiti radicati, che rischiano di isolare il Mezzogiorno tagliandolo fuori dai grandi processi di sviluppo ». Ma cosa intendono i prelati della Cei per “antiche debolezze”? La debolezza più conosciuta, è la criminalità organizzata,che continua a «dettare i tempi e i ritmi dell’economia e della politica meridionali» e, si legge ancora nel documento della CEI, « diventando il luogo privilegiato di ogni tipo di intermediazione e mettendo in crisi il sistema democratico del Paese, per