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"Mercato di Campagna Amica" e la necessità di un Mercato Coperto


La campagna elettorale in corso ha fatto passare in sordina l’iniziativa della Coldiretti “il Mercato di Campagna Amica”, che merita invece una attenta riflessione sia da parte dei cittadini che, principalmente, da parte dei candidati alle prossime comunali. L’iniziativa prevede, ogni sabato, la vendita diretta dei prodotti agricoli in Piazza Umberto I dalle ore 08,30 alle 13,00. Gli obiettivi che “Il mercato di Campagna amica” si prefigge sono: garantire la genuinità e la qualità, accorciare la filiera produttiva puntando al risparmio energetico, e garantire un risparmio della spesa.
Ma chi è attento all’economia locale si rende conto che l’agricoltura, la più grande risorsa disponibile sul territorio, ha necessità di essere ripensata, ammodernata, e rilanciata.
Oramai le due più importanti produzioni agricole, olive ed uva, sembrano
 non essere più commercialmente competitive, tanto che i prezzi di vendita non garantiscono al produttore nemmeno la copertura dei costi sostenuti. Allora cosa si può fare affinché la più importante risorsa del territorio possa continuare a corroborare l’economia locale? Cosa deve fare la politica per il rilancio di un’imprenditoria agricola?
La politica deve innanzitutto creare le infrastrutture che possano favorire la nascita di una economia agricola rinnovata (economia agricola ingloba anche i prodotti derivanti dall’allevamento), dotandosi di un moderno Mercato Coperto. Quello esistente manca delle opportune certificazioni di sicurezza e igienico-sanitario perciò non è possibile rilasciare nuove concessioni alla vendita.
Rilanciando questa importante infrastruttura, all’interno della nostra comunità, si renderebbero tutti i benefici dell’iniziativa “il Mercato di Campagna amica” duraturi e stabili, e si permetterebbe il recupero della più importante risorsa della nostra economia: l’agricoltura.

P.S. Ai più critici riguardo la mia considerazione consiglierei di scrivere “Mercato Coperto” su un motore di ricerca per rendersi conto quante risorse, a causa della sua cruciale importanza nell’economia locale, numerose città d’Italia investono in questa infrastruttura.




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