In una location alquanto insolita incontro Fabio Basile, voce e chitarrista dei Blackriffsmash, giovane rock-metal band di Montemesola (TA). L’intenzione è quella di fare un’intervista, ma parlare con Fabio è davvero così piacevole che la cosa si trasforma in una gradevole chiacchierata.
Fabio, come nascono i Blakriffsmash?
Diciamo che il gruppo nasce come un insieme di esperienze individuali che si sono incontrate poi nel gruppo. Personalmente inizio a scrivere musica all’incirca tre anni fa. In realtà il mio iniziale impegno si limitava a scrivere testi. Nel 2010 ai testi vengono associate le musiche. Si è dovuto attendere un altro anno prima che un vero e proprio progetto musicale si concretizzasse. Infatti è nel Giugno del
2011 che, grazie all’incontro col bassista Ciro Liuzzi e il batterista Mino Punzi, si presenta la possibilità di esibirci. A questo punto subentra nella band il chitarrista solista Damiano Renna che completa la composizione attuale.
2011 che, grazie all’incontro col bassista Ciro Liuzzi e il batterista Mino Punzi, si presenta la possibilità di esibirci. A questo punto subentra nella band il chitarrista solista Damiano Renna che completa la composizione attuale.
Blackriffsmash, che parola è?
Il nome era nato quando ero solo io a scrivere e a suonare le canzoni. Con l’ingresso degli altri, che inizialmente erano dei supporters, abbiamo deciso, visto il clima di collaborazione venutosi a creare, di diventare una band e di mantenere il nome
Parliamo della musica dei Blackriffsmash
Il genere che suoniamo è rock-metal, e questo è il nostro mezzo per lanciare un messaggio a chi ci ascolta. A ciò si lega il nome del gruppo stesso. “Smash” significa “fracasso” inteso come forza che scuote; “riff” sono le melodie rock che ci mettiamo nelle canzoni; “black” ovvero “nero” è il nostro colore preferito. Il nostro ultimo lavoro è “Falso dal Vero”, un album che raccoglie nove canzoni.
"Falso dal vero” è un titolo forte, ma altrettanto decisi risuonano i titoli delle canzoni contenute come “Serpe Nera”, “Metastasi”, “Suicidio”.
Serpe Nera, il cui testo affronta la questione della pedofilia nella Chiesa non vuole essere un messaggio contro la Chiesa ma contro chi, nascondendosi dietro un simbolo, nel caso specifico il crocifisso, compiendo efferatezze, infanga ciò che è puro, ciò che è vero. Questo discorso può essere esteso in ogni attività umana sia essa la famiglia, la politica e via dicendo; la Serpe Nera si nasconde ovunque.
“Metastasi” denuncia la piaga dell’inquinamento della nostra città: Taranto, dove la politica diventa:«parole e poi promesse senza verità».
“Suicidio”, che nasce da una vicenda di cronaca in cui un giovane di Massafra si tolse la vita, vuole essere un appello a non mollare, ad insistere e a continuare con la vita. Infatti la canzone parla di qualcuno che sta per compiere il gesto estremo e proprio mentre è deciso a buttarsi giù che si ritrova a parlare con Dio e a rinunciare all’estremo proposito.
Perché Falso dal Vero?
"Falso dal Vero" perché assieme a tanta informazione circolano tante cazzate che giungono alla gente, la quale non riesce più a distinguere il falso dal vero. Assistiamo quotidianamente a talk show televisivi in cui si affrontano questioni serie da opinionisti senza alcuna competenza e che tranquillamente rilasciano i loro giudizi. Per me queste sono chiacchiere: dovrebbe esserci la competenza alla base di ogni giudizio! Oramai di queste chiacchiere è bombardata la gente che ad un certo punto non è più in grado di distinguere il falso dal vero. Fa riflettere il fatto che giovani ragazze chiedano ai genitori come regalo culo e tette finte, segno inequivocabile che il falso ha preso il sopravvento sul vero.
Anche nella canzone "Suicidio" dove viene detto «nessuno sente, nessuno vede, nessuno esiste intorno a me» c’è da distinguere tra falso e vero. Chi decide di togliersi la vita non vede amore intorno a lui, ma questo è falso perché il dolore che lascia è proprio la testimonianza di quanto amore lo circondava.
E la solitudine allora?
La solitudine esiste, è in mezzo a noi ed è il male del nostro mondo. Ecco cosa significa per noi fare metal: riuscire attraverso il messaggio delle nostre canzoni stare con chi ci ascolta.
Se nel gioco falso/vero la solitudine è vera, qual'è il suo falso?
Il falso che ci circonda: il falso della televisione, il falso del giornalismo, il falso che troviamo nelle canzoni, il falso che c’è nel parlare tanto ma nel realizzare veramente poco.
La band è formata da giovani di Montemesola, cosa vi lega al vostro paese?
Il fatto di essere musicista è un elemento sempre attuale a Montemesola, perché è un paese che da sempre ha legato il suo nome alla musica: la banda di Montemesola, i «ragazzi di Montemesola». Nella canzone “Libero” ho scritto di Montemesola: «profumano i muri di case imbiancate con semplicità»
Nuovi lavori in cantiere?
Si, stiamo lavorando su altri quattro nuovi componimenti; ma preferisco non anticipare nulla.
Tra successo e parlare alla gente: qual è falso, qual è vero?
Falso è il successo, vero è parlare alla gente.
Potete ascoltare la musica dei Blackriffsmash anche su YOU TUBE
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