Dopo il rifiuto dell’On. Gaglione, pare che il posto di presidente del consiglio direttivo della azienda speciale “Istituto Pio Caterina Scazzeri” sia una questione di famiglia. Infatti dopo le dimissioni di Luigi Spina, il sindaco ha nominato all’apice della azienda la sorella del dimissionario: Ada Spina. In un comunicato stampa il sindaco, dott. Antonio De Giorgi, ha tessuto le lodi del nuovo presidente mediante un comunicato che riconosceva: «Ada Spina, da tutti conosciuta per il suo impegno politico e sociale, ha acquisito nel corso degli anni notevoli competenze per aver esercitato, come assessore sia a Latiano che nell’Amministrazione Provinciale, un ruolo di direzione delle Politiche Sociali». Peccato
però che i latianesi, al termine del mandato alla provincia non le riconobbero tali competenze, non rinnovandole quindi il consenso ricevuto nella tornata elettorale precedente. Ma, si sa come vanno queste cose! Non oso immaginare, comunque, cosa possa pensare un forestiero che legge di queste nomine e non sa niente di Latiano e dei suoi oltre 15000 cittadini. «che diamine di paese sarà Latiano – penserà costui - dove l’amministrazione comunale (poverina!) è costretta, a causa delle scarse risorse umane, a far ricorso sempre alle stesse persone, che poi guarda caso appartengono ad unica famiglia!».
Il Sindaco una cosa comunque non c’è l’ha detta: ma al presidente dell’azienda speciale è previsto un compenso? E se è sì, di quanto si tratta? Alla fine del suo comunicato il sindaco ha sottolineato che l’azienda speciale - che ricordiamo costerà 1 milione di euro - avrà 36 posti letto in più. Per adesso, comunque, gli unici posti occupati sono quelli del Direttore e dei tre membri del Consiglio di amministrazione. A proposito del Consiglio di Amministrazione: il Presidente è Ada Spina, ...........
Stasera però, voglio fare come gli opinionista di spessore, avanzando qualche ipotesi sulle azioni future dell’amministrazione De Giorgi; ma, viste le mie scarse doti da politicastro vi avviso che potrebbero essere ipotesi assai surreali.
Immaginiamo che la maggioranza nel prossimo consiglio comunale ascolti le obiezioni sollevate dall’opposizione e decida di fare a meno dei tre consulenti dello staff del Sindaco, o meglio lo riduca. Allora uno di loro lo si potrà sistemare al posto vacante in consiglio d’amministrazione dell’azienda speciale, mentre un altro lo si potrà impiegare nel posto apicale del neonato “Polo Museale”. In questo modo si accontenterà anche l’opposizione che smetterà di rievocare continuamente la spesa per il suddetto staff. Certo come ipotesi è assai strampalata, anche perché sarebbe un boomerang in termini di consenso per l’attuale maggioranza, che già naviga in cattive acque. Allora perché l’ho scritta? Forse perché a Latiano la fantasia è stanca di essere superata dalla realtà!
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