“In statistica si usa chiamare
analfabeta chi non ha fatto la terza, semi analfabeta chi ha fatto la terza e
alfabeti quelli che hanno fatto la quinta. Ma queste sono distinzioni
statistiche con pochissimo fondamento nel reale. Perché io non considero uno
che sa leggere la Gazzetta sappia leggere. La Gazzetta ha un suo vocabolario
fatto di non più di duecento vocaboli. Allora uno può leggere la Gazzetta della
Sport e arrivare a capire gli ultimi particolari. Saper leggere la Gazzetta non
vuol dire saper leggere, saper leggere significa a dir poco poco intendere il
giornale dalla prima all’ultima pagina, oppure a dir poco poco intendere la
prima pagina del giornale. E non chiamerei cittadino
a pieno diritto, cittadino sovrano
chi non fosse in condizione di intendere la prima pagina del giornale, oppure
il livello di tribuna politica, o il livello di un comizio.”
A queste parole di Don Lorenzo Milani,
aggiungerei quelle, più recenti, dello storico statunitense Timoty Snyder “Il linguaggio dei media visivi è estremamente
limitato, allo scopo di privare il pubblico di concetti necessari per riflettere
sul presente, ricordare il passato e pensare al futuro”.
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