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Signor Sindaco, e se anche Latiano fosse Re.A.Dy.?

Pubblichiamo la lettera di Ernesto Ciccarese inviata al Sindaco, Giunta municipale e Consiglieri comunali riguardo l'adesione dell'amministrazione comunale di Latiano a Re.A.Dy.

Illustre Sindaco e signori della Giunta municipale, illustri Consiglieri comunali, 
si chiama Re.A.DY ed è l’acronimo di  “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”. Sul documento di presentazione della Rete si legge che «diverse amministrazioni locali e regionali hanno avviato politiche per favorire l’inclusione sociale delle cittadine e dei cittadini LGBT (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali/transgender), sviluppando azioni e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere»; pertanto «Risulta essenziale l’azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere, sul piano locale, politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone LGBT, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi». All’appello di Re.A.DY ha risposto anche la nostra regione che qualche giorno addietro ha approvato la “Adesione della Regione Puglia alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere Re.a.dy”. Assai significative sono state le parole del Presidente Emiliano  che ha voluto dedicare “questa adesione a tutte le persone vittime di omofobia e transfobia e in particolare alle vittime pugliesi di ogni forma di violenza e discriminazione, in nome di Antonio Intellicato”, ricordando che "questo è solo il primo passo di un percorso che spero contribuisca a rendere la nostra regione sempre più inclusiva”.
Sul percorso iniziato dal Presidente della Regione mi permetto di invitare Lei, la Giunta municipale e tutto il Consiglio comunale a voler segnare per la nostra città un’importante meta di protezione delle persone da discriminazione, aderendo alla “Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”.
Concludo citando un pensiero di Jacques Maritain che riguardo la tolleranza  ebbe a dire che “quest'ultima non va intesa come sopportazione del diverso (dietro a cui si cela l'integralismo) né come indifferenza (che approda allo scetticismo), ma come dialogo che si realizzi nell' amicizia civile, cioè nel confronto, nella collaborazione e nel rispetto della ‘giustizia intellettuale’.
 Cordiali Saluti
Ernesto Ciccarese

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