La cartella
di pagamento del tributo sui servizi e sui rifiuti (TARES), che il Comune di
Latiano sta inviando in questi giorni (quasi fosse un “regalo natalizio”),
non lascia sicuramente indifferenti i latianesi. Un aumento del 66% (almeno
quello registrato dal sottoscritto) contrasta con i servizi quasi inesistenti,
con l’impegno della cittadinanza nella raccolta differenziata per il quale il
Comune, oltretutto, ha ricevuto riconoscimenti anche in termini finanziari (117.102,28
€ dalla Regione). Ricordo che quando si decise di dare il via nel nostro comune
alla raccolta differenziata – periodo della giunta Zizzi – si disse che le
tariffe di quell’anno erano state aumentate perchè occorreva acquistare una serie di
attrezzi e strumenti per avviare la raccolta porta a porta, e che negli anni a
venire avremmo registrato la diminuzione della tariffa grazie ai benefici, anche
economici, che la raccolta differenziata avrebbe comportato. Da allora invece la
raccolta dei rifiuti urbani ha significato un continuo aggravio per le tasche
dei cittadini, colmando la misura quest’anno con il passaggio da TARSU a TARES.
Al di là
delle giustificazioni che le amministrazioni comunali stanno mettendo in campo,
chiamando in causa il Governo centrale, personalmente credo che una valutazione
della questione va fatta a livello locale perché, nel rimpallo di
responsabilità tra Stato e comune, a rimetterci alla fine è sempre Pantalone.
Pertanto dopo aver esaminato la delibera del Consiglio Comunale, con cui sono
state decise le tariffe della TARES, ho
potuto constatare che non tutto il Consiglio è stato d’accordo con le scelte
della maggioranza. Infatti, oltre ai 10 consiglieri favorevoli e ad Argentieri
e Vitale M. che si sono astenuti (che senso ha in questo caso astenersi? Boooh!?!),
hanno votato contro le tariffe volute dalla maggioranza i consiglieri Vitale Giuseppe,
Calcagno, Bruno Giovanni, Rubino e Caforio. Perché lo hanno fatto? Non per mera
scelta di campo, almeno spero! Allora questi consiglieri spieghino alla
cittadinanza quale sarebbe stata l’alternativa che loro s’auspicavano per le
tasche non solo dei loro elettori ma di tutti i latianesi, e che li ha spinti a
votare contro le tariffe volute dall’amministrazione De Giorgi.
Cari lettori,
ma anche voi cari politici latianesi che di volta in volta apertamente e, credo, anche
lealmente chiamo in causa sulle rispettive responsabilità, la cittadinanza, a causa della crisi, sta
attraversando un periodo difficile e oltremodo infelice, in cui regna un’incertezza
che provoca dolore e rabbia che troppo spesso trovano sfogo, talvolta
violento, nelle mura domestiche dove
vivono bambini, adulti, anziani, disabili. Per questa ragione oltre ai
consiglieri che si sono opposti a questo brutto aumento della tassazione
inviterei anche la maggioranza consigliare a spiegare ai cittadini il perché stanno
chiedendo quest’ulteriore sacrificio; se la gente deve pagare, se non ci
sono alternative, allora lo spieghino ai latianesi, lo dicano chiaramente con
la stessa chiarezza con cui chiedevano i voti durante la campagna elettorale,
quando andavano anche in televisione a spiegare le rispettive ragioni. Non si
può rimanere in silenzio in questo difficile momento e far finta di niente, non
è da galantuomini.
Commenti
DI SEGUITO RIPORTO INTEGRALMENTE LA MIA DICHIARAZIONE ESPRESSA IN CONSIGLIO COMUNALE DURANTE IL MIO INTERVENTO:
"In merito alla proposta della maggioranza di approvare le nuove tariffe “TARES” vorrei esprimere il mio punto di vista.
Io sono convinto che l’Italia, ormai è destinata a fare la fine della Grecia a meno che, prima che ciò possa accadere si avrà il coraggio di uscire dall’area Euro, come consigliato da tanti esperti internazionali, e diventare una nazione euro-less come Inghilterra ed altre.
Io sarei disposto a votare questa proposta, se questa Amministrazione fosse disposta con un atto di coraggio, che sicuramente i cittadini latianesi apprezzerebbero molto, ad invertire la rotta: ossia invece di togliere ai poveri per dare ai ricchi, togliere ai ricchi per dare ai poveri (mi riferisco, in particolare, alle oltre 200.000 euro di convenzioni stipulate).
Alla luce del fatto che queste tariffe che oggi stiamo approvando rischierebbero di mettere in ginocchio tutto il tessuto sociale, economico e produttivo del nostro territorio la mia proposta è finalizzata a fare in modo che gli aumenti, per il settore non domestico, le più salassanti, vengano compensati con altre entrate, o economie di spesa, che si potrebbero ottenere così come di seguito vorrei suggerire in due specifici punti:
1. recupero immediato, a partire già da domani, dei, circa, 52.000 Euro annui che l’Amministrazione concede al Capo di gabinetto, ricordo che fino ad oggi i cittadini hanno speso per mantenere il capo di gabinetto 180.000 Euro.
2. rimodulazione del piano annuale e triennale delle assunzioni, con il contestuale blocco per autotutela delle procedure concorsuali di cui, alcune, già in essere. In questo piano, in particolare, ci sono tre figure che si stanno assumendo, che, visto i tempi che corrono, se ne potrebbe fare sicuramente a meno:
a) vice segretario comunale: ciò alla luce del fatto che per un paese come Latiano la Stessa figura di segretario Generale è più che sufficiente per le incombenze di propria competenza, e lo dimostra il fatto che la stessa Amministrazione gli ha ridotto le sue prestazioni da 5 giorni a tre giorni, permettendo allo stesso, - a seguito di apposita convenzione stipulata tra il comune di Latiano ed il Comune di Torricella -, di fornire le proprie prestazioni nei giorni di martedì e giovedì di ogni settimana, a quest’ultimo ente. Gli stanziamenti previsti dal primo gennaio 2014, potrebbero costituire economie di spesa dell’ordine di circa 60.000 annui considerando stipendio ed oneri riflessi; del resto Latiano non ha bisogno di altri funzionari che devono comandare, perché ce ne abbiamo già troppi, ma gente operativa negli uffici che lavora per la gente ed al suo servizio.
b) avvocato i cui stanziamenti riguardano anche il bilancio 2013 in quanto sono stati stanziati fondi in previsione di una sua assunzione dal primo ottobre 2013. Invece di spendere altri 60.000 per mantenere una figura che, probabilmente, in un paese piccolo come Latiano di questi tempi è sprecata, si potrebbe fare una convenzione equilibrata e moderata, magari, dell’ordine di 10.000 euro annui. A Latiano ci sono circa 40 avvocati che per quella cifra molti di essi sarebbero interessati all’iniziativa. In definitiva 60.000 meno 10.000, si ricaverebbero altri 50.000 euro.
c) Il concorso di autista è superfluo ed inopportuno: è inutile sprecare un posto in organico, alla luce degli obblighi di turn-over, per una figura che attualmente la sta già ricoprendo un LSU. Gli LSU si devono inserire nelle ditte appaltatrici esternalizzate, cosa che dopo tre anni e mezzo, a parte una generica dichiarazione d’intento da parte del Sindaco non è ancora avvenuta; in definitiva dagli stanziamenti 2014, non assumendo come impiegato l’autista, si creerebbero economie per circa 40.000 euro annui."
GIUSEPPE VITALE
Premesso che la nuova tassa vale solo per il 2013 (sarà sostituita da Tasi, Tari, Tuc o altro...), il principio che ne è alla base prevede un aumento della tariffa per chi produce potenzialmente più rifiuti (“chi inquina di più, paga di più”). In tal modo aumenteranno notevolmente gli importi previsti per famiglie numerose e per alcune tipologie di attività (ortofrutta su tutte).
Se è vero, come è vero, che la tassa è stata “calata” dall'alto e che quindi i comuni devono far quadrare i conti per coprire il 100% delle spese di smaltimento rifiuti, è anche vero che a Latiano l'Amministrazione si è limitata ad attuare un mero “esercizio di ragioneria”, senza nulla fare per incentivare, lungo tutta la filiera dei rifiuti, quei processi virtuosi che permettono una riduzione della quantità dei rifiuti stessi e che portano ad una migliore qualità della raccolta differenziata, in cui Latiano ha raggiunto risultati quantitativamente importanti ma qualitativamente scarsi.
Anche la discussione del regolamento applicativo della TARES ha visto uno scarso contributo da parte dell'Amministrazione (l'unica proposta in merito arrivò dal consigliere ecopacifista) laddove altri comuni vicini hanno invece previsto, già in fase di regolamento, delle ipotesi di riduzione per famiglie con residenti non domiciliati (es. studenti fuori sede) o che usano una compostiera ecc...
Notiamo inoltre da parte dell'Amministrazione un atteggiamento piuttosto lassista nei confronti dell'evasione della tassa sui rifiuti. Secondo i consiglieri di maggioranza, infatti, i continui abbandoni di rifiuti anche ingombranti nelle campagne derivano più da una scarsa informazione che da una evasione del tributo. Posto che tale giustificazione ci sembra surreale in un paese annoverato tra i “ricicloni”, noi crediamo che il problema invece esista e che vada affrontato con serietà e urgenza, come d'altronde hanno fatto alcuni comuni vicini. Resta il fatto che, comunque, anche per quel che riguarda la sensibilizzazione dei cittadini sulla differenziata non è stato fatto nulla in questi anni.
Per tutti questi motivi, pur riconoscendo l'abile l'operato tecnico degli Uffici Comunali che sono riusciti a “metterci una pezza” aggiustando gli importi per le singole categorie, crediamo che la questione rifiuti a Latiano vada affrontata con urgenza ed in maniera completa secondo i principi di equità (lotta all'evasione), trasparenza (costi – filiera – qualità dello smaltimento) e partecipazione (sensibilizzazione della cittadinanza).
Poiché, come ribadito, nulla è stato fatto in tal senso, il nostro voto è stato contrario all'approvazione delle tabelle tariffarie della TARES.