In
una delle sei Osservazioni al PUG del gruppo latiano5stelle si chiede, per
l’area dell’ex discarica di contrada Mariano, oltre alla bonifica, di
considerare l'area come luogo di riscatto di buona amministrazione pensando ad
un parco attrezzato per la promozione dell'ambiente. È pacifico che sinora la
politica latianese non ha certo brillato in valore nella gestione dell’ex
discarica comunale. Infatti mentre l’attuale amministrazione si adoprava per
realizzare una nuova zona PIP, grazie ai 485.009,12€ ottenuti nel 2002 dalla
Regione Puglia, un articolo apparso su Gazzetta del Mezzogiorno ha permesso di scoprire
che i 5 ettari di terreno dell’ex discarica conservano ancora nel sottosuolo
una «notevole massa di rifiuti». La scoperta ha attirato l’attenzione della Regione Puglia
che ha voluto indietro i soldi del contributo concesso nel 2002, mentre l’ARPA
(l’Agenzia per l’ambiente) ha ordinato
che «bisogna procedere con indagini dettagliate sulle matrici ambientali», in
altre parole, di effettuare le previste indagini sia negli strati superficiali
del terreno che nel sottosuolo. L’Amministrazione di Latiano, con una nota del
febbraio scorso, ha fatto sapere che «non ha potuto dare attuazione e
accertamento delle matrici ambientali a
causa indisponibilità di risorse finanziarie».
Dopo aver chiesto gli atti riguardanti l’ex
discarica, il gruppo latiano5stelle ha potuto accertare che il «sito - come
afferma, non senza preoccupazione lo
stesso Responsabile del Settore Tecnico del Comune di Latiano, arch. Giuseppe
Muri - rappresenta una potenziale fonte di inquinamento […](e) la caratterizzazione
dell’area utilizzata a discarica diventa
pertanto necessaria ed indispensabile per comprendere il grado
di pericolosità per l’ambiente e la salute umana». Di fronte alla totale assenza di dati certi
sull’entità del probabile danno ambientale nell’area e, quindi, di eventuali
danneggiamenti della salute della popolazione locale, il gruppo latiano5stelle
ha deciso di scrivere alle autorità (clicca su link) competenti quali la Regione Puglia, ARPA,
Provincia di Brindisi, Asl e Comando del N.O.E. di Lecce, affinché si proceda tempestivamente alla realizzazione
delle indagini ambientali per la caratterizzazione della discarica sita in
contrada mariano. Infine, lo stesso gruppo, alla luce delle deposizioni del
pentito Schiavone, riguardanti lo sversamento di rifiuti tossici in terra del
Salento, ha ritenuto sottolineare alle autorità interpellate l’improrogabilità
delle indagini ambientali nell’ex discarica, affinché venga escluso qualsiasi
coinvolgimento del territorio latianese in tali attività criminose, nonché dannose
per la salute dei concittadini.
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