È davvero
bizzarro il comportamento dei politici latianesi, specie quelli che fanno parte
dell’attuale maggioranza di governo. E non mi riferisco solo al Sindaco
(gabinetto compreso) e agli assessori, ma anche ai signori consiglieri, anche
quelli più taciturni (politicamente parlando s’intende) come il consigliere
Maglie. È di ieri infatti un suo comunicato stampa, apparso su “La voce dilatiano”, in cui –anche in modo non preciso – rivendica per lui stesso e per l’«Ufficio
Tecnico Comunale, coadiuvato dal Responsabile della IV Struttura ing. Luca
Vergine» i meriti di aver fatto ammettere ad un finanziamento regionale un
progetto del Comune di Latiano, riguardante la messa in sicurezza della scuola
Bartolo Longo. Nella nota si legge che «è stato realizzato in poco tempo il
progetto finanziato, lavorando anche nelle ore serali […] fino all’ultimo
giorno utile».
A questo punto cari lettori vi starete
chiedendo cosa ci sia di bizzarro in questa notizia, «anzi – vi direte - ce ne
fossero di obiettivi centrati in questo modo!»; la stranezza non sta in
quel poco che i politici latianesi fanno, ma nel loro comportamento. Infatti sono sempre
pronti a vantare meriti, anche quando non ne hanno, mentre nulla – e sottolineo
“nulla” - dicono quando ricevono dei fondi grazie agli sforzi dei cittadini. È il
caso dei 117.102,28 € che il Comune di Latiano ha ricevuto con Delibera della Giunta Regionale del 18 giugno 2013, per il risultato raggiunto dai cittadini
in fatto di raccolta differenziata. Nessuno a Latiano ne ha parlato! Non ne ha
parlato il sindaco, né gli assessori, tanto meno i consiglieri comunali, tra l’altro
così bravi a reclamare meriti specie se c’è aria di elezioni. In fin dei conti
i cittadini contano (scusate il gioco di parole) solo in termini di voti; per
il resto la cittadinanza deve solo pagare le tasse per permettere al sindaco di
avere un capo di gabinetto, un addetto stampa che scriva comunicati che nessuno
legge per l’interesse che suscitano, all’ufficio tecnico un ingegnere esterno, ed
infine una serie di consulenti ed aziende (pardon cooperative!) i cui servizi
rimangono scritti sulla carta dei contratti che sottoscrivono. I cittadini in
questa occasione - e non è l’unica - meriterebbero, oltre ad agevolazioni in
termini si tasse per la raccolta dei rifiuti, non dico un «grazie» da parte dei
politici ed amministratori ma almeno il semplice renderli partecipi di un
premio che hanno conquistato solo ed esclusivamente coi loro sforzi.
Commenti
Caro Ernesto,
Mi accusi di “bizzarria politica” solo perché ho messo al corrente la cittadinanza (collettività) dell’erogazione di un finanziamento pubblico; ti ricordo che nel 2010 sono stato eletto consigliere comunale e in virtù del ruolo che ricopro ho il diritto e dovere di mettere al corrente la cittadinanza tutta dell’operato dell’amministrazione di cui faccio parte.
E questo sarebbe il comportamento tipico di un candidato pronto a fare campagna elettorale? Semmai il tuo! Ti ricordo che dal 2009 (quando alle elezioni provinciali ti ho sostenuto) porti avanti battaglie come quella dell’edilizia scolastica fatiscente, ora che abbiamo l’occasione di poter dare fine a questa lacuna perché ti fermi a fare demagogia? Quindi mi dispiace dirlo ma, se c’è qualcosa di bizzarro non è che il tuo comportamento.
Salvatore Maglie
ho letto (ed anche pubblicato) il tuo commento al post “Latiano: magnifichiamo i meriti dei politici, tanto quelli dei cittadini sono spazzatura” a cui vorrei fare due precisazioni. La prima riguarda il tuo impegno per il finanziamento ottenuto per migliorare l’edilizia scolastica, che non è per niente messo in discussione e su questo credo di essere stato abbastanza chiaro nel post; la seconda invece riguarda il mio impegno o “battaglie”- come tu le chiami – sull’edilizia scolastica che non risale al 2009 ma al 2006, cioè dal primo giorno di scuola di mia figlia.
Detto questo mi ha fatto molto piacere – lo dico senza alcuna retorica – ricordare, leggendo il tuo commento, la mia campagna elettorale con l’IDV per le elezioni del Consiglio provinciale del 2009. Ricordo benissimo che, seppur legato a noti personaggi del PD, tu mi hai sostenuto, anzi mi hai “dato una mano” importante. Ricordo quando mi portavi a casa di tuoi amici, dove, proprio perché amico tuo, avevo la possibilità di parlare delle mie convinzioni ed intenzioni politiche. Ricordo che spesso ti dimostravi un valido e assai pratico consigliere, sempre molto attivo. Peccato però che, nella carrellata dei partiti da te richiamati di cui ho fatto e faccio parte, non hai spiegato (spero per una questione di spazio), parlando dell’IDV le ragioni per cui decisi di abbandonare il partito. Come ben sai in quella campagna elettorale mi fu proposta una macchinazione elettorale, di quelle che non trovi scritte sui giornali e tantomeno su internet e che comunque si fanno; macchinazioni che non nascono nei partiti ma all’interno dei retrobottega di un forno, di un autoriparatore, di un bar o, piuttosto, di una barberia. La mia opposizione, come spero tu ben ricordi, fu decisa e irremovibile perché l’impiastro che mi veniva proposto andava contro la mia onestà intellettuale e morale. Era come se sulla mia coscienza fossero impressi gli sguardi della gente che andavo contattando, che mi faceva e, talvolta, ci faceva entrare nelle loro case: accordandomi era come tradirli! Tu questo passaggio lo ricordi bene, vero? Invece l’altra esperienza da te giustamente elencata è stata quella col PD, che, in verità, fu assai breve. Nel partito democratico di Latiano troppo spesso infatti mi veniva ricordato, nei miei interventi, il numero di voti presi grazie alle mie convinzioni; credo che il consenso elettorale non sia proprio un buon metro, almeno a Latiano, per misurare la qualità delle idee espresse da una persona. Inoltre in quell’esperienza mi rendevo conto che assai importante era invece l’appeal che si possedeva per attrarre nuovi tesseramenti. Su queste ragioni anche il PD è diventato storia. Ora simpatizzo per il M5S dove collaboro con ragazzi giovani con cui crediamo ancora che un’altra politica per Latiano sia possibile.
Infine vorrei ribadire il mio totale compiacimento per il risultato, di cui tu parli, ottenuto in termini di finanziamento per migliorare l’ambiente scolastico dei nostri figli, ma nello stesso tempo riconfermo che non bisogna trascurare quello ottenuto dai cittadini non senza sforzi. Concludo rivolgendoti i miei cordiali e sinceri saluti.