È il crepuscolo anche
su via Francavilla a Latiano, ma in questo ultimo sabato sera di agosto, nei
pressi del piccolo “distretto
commerciale” nostrano (un supermercato, una macelleria, uno store di
casalinghi, due fruttivendoli), c’è “maretta”. Per un automobilista che si
muove lentamente in cerca di un parcheggio si presenta un teatrino assai
originale: il gestore di una delle attività commerciali sta facendo le sue
rimostranze a due vigili urbani (poi mi diranno che c’erano pure due ausiliari)
con blocchetto delle multe brandito come un arma verso gli automobilisti che
sostano fuori dalle strisce; un po’ più in là è presente anche l’impettito
assessore alle attività produttive Tommaso Cavallo. Motivo dell’agitazione è il
restyling dei parcheggi, da “spina di pesce”
a “paralleli”, che ha dimezzato di fatto l’area di posteggio (ne avessero
riservato almeno uno per i disabili!). Ma quello che sbalordisce stasera, qui a Latiano, è l’imponente e
solerte presenza delle autorità di controllo, già presenti alle 18.00. Latiano
- tanto per farci un’idea - è il paese dove l’isola pedonale non viene
rispettata da nessun automobilista; dove un segnale di divieto di sosta, forse
perchè infastidiva qualche esercente, viene definitivamente rimosso; a Latiano l’installazione
dei pali e dei segnali di divieto di sosta sulle chianche del vecchio Palazzo
di Città, così come quelli presenti su
via Roma, sono serviti solo per spendere ad occhio dei soldi pubblici, visto
che nessuno li rispetta con e senza presenza dei vigili urbani. A Latiano, per
farla breve, proprio in tema di viabilità e di parcheggi vige l’anarchia, tranne
su questo angolo di via Francavilla, dove l’amministrazione ha più che
dimezzato il numero dei parcheggi. Riduzione dei parcheggi e controllo mirato e
sproporzionato con tanto di multe vere sono due indizi e, come si suol dire,
due indizi fanno una prova. Perché tanto accanimento per questo angolo di paese,
mentre in altri regna l’abbandono ed il disordine? «Perchè (come il solito
anonimo ci ha scritto) mentre in altre zone di Latiano(vedi stazione)nascono
come funghi i rallentatori, in via Francavilla, strada effettivamente a
"scorrimento veloce" non si sia fatto altrettanto?». Aspettando
dall’amministrazione comunale una risposta al secondo quesito cercherò di
rispondere al primo con una mezza verità e una mezza cazzata (la cazzata perché
l’ipotesi non supportata da fatti si scarta). La verità è che alcuni esercenti
di via Francavilla non sono del posto, per cui non votano a Latiano; la cazzata
è che, essendo forestieri, vogliamo loro dimostrare che a Latiano
le regole si rispettano perché i latianesi, grazie anche agli sforzi delle
autorità municipali, hanno maturato un senso civico davvero singolare.
Said è un giovane marocchino di 29 anni. È nato a Loulad nella provincia di Settat, paese dell’entroterra marocchino a circa un centinaio di chilometri da Casablanca. Said proviene da una famiglia di macellai, infatti a Loulad assieme al padre e al fratello gestivano una macelleria. Da circa 11 anni Said si è trasferito in Italia: prima a Perugia dove ha vissuto per circa 9 anni, poi, da circa due anni, a Latiano. Qui ha continuato il suo mestiere originario aprendo una macelleria halāl (حلال). Secondo la cultura islamica (anche quella ebraica prevede qualcosa del genere col cibo Kosher ) il cibo, tra cui la carne, deve essere preparato e consumato secondo le prescrizioni dell’Islam; il termine halāl infatti nelle sue comuni accezioni di lecito , permesso , legittimo ci riporta a prescrizioni religiose
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