L’amministrazione comunale di Latiano con manifesti e con post sul sito ufficiale
fa sapere, in fatto di PUG, che «Chiunque
può presentare proprie osservazioni al
Documento Programmatico Preliminare, entro i venti giorni successivi al
deposito (entro il 19.08.2013)». Tra
l’altro sulla Home page dal link PUGDocumento Programmatico Preliminare (DPP)
si può consultare e scaricare il documento in parola. Tutto bene,
allora! Invece no! Anche in questa occasione l’amministrazione comunale ha
messo a segno il suo colpo basso ai danni della cittadinanza. Al di là del
periodo, agosto infatti non è proprio il periodo migliore per chiedere
osservazioni alla cittadinanza visti gli orari di apertura degli uffici
comunali, il documento messo a disposizione dei cittadini sul sito
istituzionale non è lo stesso DPP approvato dal Consiglio Comunale su cui, tra l'altro, si richiedono le osservazioni dei cittadini. Chiedere ai
cittadini osservazioni su un documento diverso da quello messo a loro
disposizione è come inviare ad una
ragazza che fisicamente non ti conosce la foto di un altro. Al di là della frivolezza della
metafora utilizzata, il fatto è di per
sé assai grave. È l’ennesima riprova di quanto lontana si vuole tenere la
cittadinanza da argomenti delicati e fondamentali per il futuro e la crescita di
Latiano. Perché non si rende pubblico un documento che parla di nuove aree da edificare
inserite in modo assai discutibile a modifica di un primo Documento Preliminare
al PUG? Ci sono particolari interessi in gioco, per i quali è meglio che i
cittadini non sappiano compiutamente?
Siamo alla farsa: chiedere pubblicamente ai cittadini osservazioni su un
documento che poi non viene reso pubblico sul sito istituzionale altro non è
che una farsa! Buffonata, carnevalata, commedia, mascherata, pagliacciata sono, secondo il dizionario
De Mauro, i sinonimi della parola “farsa”; chissà se ai lettori possano ritornare
utili per definire l’intera vicenda.
Said è un giovane marocchino di 29 anni. È nato a Loulad nella provincia di Settat, paese dell’entroterra marocchino a circa un centinaio di chilometri da Casablanca. Said proviene da una famiglia di macellai, infatti a Loulad assieme al padre e al fratello gestivano una macelleria. Da circa 11 anni Said si è trasferito in Italia: prima a Perugia dove ha vissuto per circa 9 anni, poi, da circa due anni, a Latiano. Qui ha continuato il suo mestiere originario aprendo una macelleria halāl (حلال). Secondo la cultura islamica (anche quella ebraica prevede qualcosa del genere col cibo Kosher ) il cibo, tra cui la carne, deve essere preparato e consumato secondo le prescrizioni dell’Islam; il termine halāl infatti nelle sue comuni accezioni di lecito , permesso , legittimo ci riporta a prescrizioni religiose
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