Latiano: via i graffiti dalla stazione ferroviaria. È proprio vero, “allu squagghiari ti la nevi parunu li stronzuri”
«C’è da dire invece che grazie
all'accordo tra l’Amministrazione e Rfi per la gestione dell’immobile della
stazione, si sta intervenendo per riqualificare e rendere fruibili luoghi e
strutture. Si procederà alla creazione della “Casa della musica” con una sala
prove che ospiterà i gruppi musicali locali. La stazione diventerà punto di
riferimento per tanti giovani. L’esterno è stato già ripulito e si sta
procedendo alla realizzazione del giardino». Era la fine dell’agosto 2011
(parliamo di due anni fa!) quando, con queste parole, il Sindaco Antonio De
Giorgi, dopo le performance graffitiste sulle facciate della stazione
organizzate assieme alle ferrovie e all’associazione Civico 73, faceva sapere
quale sarebbe stato il futuro (assai prossimo)dello storico luogo ferroviario. Sulla
vicenda ebbi modo di scrivere, tentando un pronostico e parafrasando la
saggezza degli antichi che «li chiacchiri nno ni enchiunu panza».
A due anni di distanza i fatti
succedutisi intorno alla stato della stazione ferroviaria hanno dimostrato la totale vacuità delle
anzidette parole del sindaco. Da allora i locali della stazione, infatti, sono
lasciati in un degradante abbandono; il giardino, già allora in pessimo stato, ha attirato
l’attenzione di vandali che hanno distrutto quel poco che rimaneva della
vecchia fontana. I graffiti invece sono stati, proprio in questi giorni, cancellati
per ordine della Sovrintendenza ai Beni culturali della Puglia perché, secondo
la legge, l’esecuzione di una simile opera avrebbe necessitato della preventiva
autorizzazione della sovrintendenza stessa. Le ferrovie quindi hanno ripulito
la facciata, cancellando il lavoro di tanti artisti che nell’agosto di due anni
fa si erano cimentati in un’attività promossa dall’associazione Civico 73, probabilmente
(allora)ignara del fatto che l’iniziativa posta in quei termini era contra
legem.
Di fronte a questo passo indietro da parte delle ferrovie, si attende ora la “manutenzione straordinaria e opere di difesa dell’infrastruttura” finanziata in parte dall’Unione Europea (come ricorda la targa affissa su una facciata della stazione ferroviaria), affinchè i locali della stazione, in comodato d’uso gratuito al Comune di latiano, possano ritornare disponibili alla cittadinanza.
Riguardo l’amministrazione comunale guidata dal De Giorgi e rileggendo oggi le parole del sindaco scritte in apertura del corrente post, non resta che riattingere all'antica saggezza dei latianesi e affermare proverbialmente che “allu squagghiari ti la nevi parunu li stronzuri” (La verità è figlia del tempo).
Di fronte a questo passo indietro da parte delle ferrovie, si attende ora la “manutenzione straordinaria e opere di difesa dell’infrastruttura” finanziata in parte dall’Unione Europea (come ricorda la targa affissa su una facciata della stazione ferroviaria), affinchè i locali della stazione, in comodato d’uso gratuito al Comune di latiano, possano ritornare disponibili alla cittadinanza.
Riguardo l’amministrazione comunale guidata dal De Giorgi e rileggendo oggi le parole del sindaco scritte in apertura del corrente post, non resta che riattingere all'antica saggezza dei latianesi e affermare proverbialmente che “allu squagghiari ti la nevi parunu li stronzuri” (La verità è figlia del tempo).
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