Passa ai contenuti principali

Bye-bye «Bentornata Primavera»


L’associazione “Insieme per Latiano” ha deciso di abbandonare il centro cittadino e di organizzare l’oramai popolare appuntamento “Bentornata Primavera” fuori dal paese, presso Casina Park sulla via per San Vito dei Normanni. Sarebbe interessante conoscere le ragioni che hanno spinto gli organizzatori a lasciare le vie cittadine e a negare alla comunità latianese di vivere un evento pubblico - oramai alla sua 21ᵃ edizione -  laddove si conviene: nel centro cittadino.
 A riguardo, PierpaoloVolpe, stamane, faceva notare che il risvolto sociale del cambio di location «è un’altra “mazzata” a quella parte di comunità, impossibilitata a muoversi fuori dal nostro centro, per qualsiasi motivo (non avere a disposizione un auto, una moto; non avere condizioni di salute per muoversi autonomamente lungo un tratto di strada in cui transitano solitamente veicoli in direzione S.Vito dei Normanni)». Personalmente trovo estremamente assurdo invitarei cittadini in una struttura privata per vivere una festa che appartiene alla comunità latianese; che è di tutti noi! È come fare la “sagra ti li stacchioddi” presso un ristorante, o i riti della settimana santa (compresa la rappresentazione del “Tutto è compiuto”) presso un attrezzatissimo resort. Al di là delle ragioni che hanno spinto gli organizzatori a tale scelta, sta di fatto che di fuga dal centro urbano si tratta; fuga che dovrebbe impensierire gli amministratori municipali, ma che si dimostrano ancora una volta  sordi alla sempre più forte richiesta, da parte della cittadinanza, di accedere e usufruire a ciò che per cultura, tradizione, locazione appartiene a tutta la comunità latianese. In tal senso bene ha fatto – infine -  Pierpaolo a ricordarci dell’esistenza di un’area pedonale che di fatto viene negata; dove, oltretutto, i cittadini vengono presi continuamente per il culo dal viavai di auto nonostante i segnali stradali ne indicano l’esistenza e che l’amministrazione comunale e le autorità di polizia municipale non sono in grado di far rispettare. Forse con l’abbandono del termine «comune» a favore di «città» di Latiano, le autorità cittadine hanno dimenticato il significato e il valore di ciò che appartiene a tutti.


Commenti

Anonimo ha detto…
Io farò da servizio taxi abusivo per trasportare tutti quei poveri anziani che hanno difficoltà a muoversi...grazie amministrazione comunale...questo vuol dire far girare l'economia!!(dei privati!!!)

Post popolari in questo blog

Latiano: intervista a Said, titolare della macelleria halāl di via Martiri della Libertà

Said è un giovane marocchino di 29 anni. È nato a Loulad nella provincia di Settat, paese dell’entroterra marocchino a circa un centinaio di chilometri da Casablanca. Said proviene da una famiglia di macellai, infatti a Loulad assieme al padre e al fratello gestivano una macelleria. Da circa 11 anni Said si è trasferito in Italia: prima a Perugia dove ha vissuto per circa 9 anni, poi, da circa due anni, a Latiano. Qui ha continuato il suo mestiere originario aprendo una macelleria halāl (حلال). Secondo la cultura islamica (anche quella ebraica prevede qualcosa del genere col cibo Kosher ) il cibo, tra cui la carne, deve essere preparato e consumato secondo le prescrizioni dell’Islam; il termine halāl infatti nelle sue comuni accezioni di lecito , permesso , legittimo ci riporta a prescrizioni religiose

Ti la capu nfitesci lu pesci

Qualche giorno addietro un mio amico insegnante mi raccontava un fatto curioso quanto negativo accorsogli. Durante un esame scritto, dove lui era membro di commissione, gli studenti, appartenenti a diversi insegnanti, furono sistemati nell’aula in gruppi secondo l’insegnante di appartenenza. Successe che, a fine esame, con la correzione dei compiti, gli studenti di un certo insegnante subirono il più alto tasso di bocciatura. Questi, avuto il risultato negativo, sono andati dritti dal mio amico lamentando di essere stati discriminati perché fatti sedere ai tavoli posti davanti alla cattedra e perciò non avevano potuto –così come si dice in gergo scolastico- “copiare”, cioè usare gli stratagemmi che permettono di superare l’esame senza studiare. La vicenda, se si esclude la sfacciataggine e l’impudenza di andare anche a lamentarsi al professore, ha una sua logica che è invece assai diffusa nel mondo studentesco, tanto che per taluni negargli l’uso di “foglietti a fisarmonica” o di fare

Latiano: 'o zappatore (non) si scorda la zona 167

L’amica Cleo osservando certe immagini si domanda…… Chissà perchè il presidente provinciale dei verdi - il concittadino Daniele Massaro - decide di andare a zappare le terre della provincia (vedi foto sopra), quando a Latiano non mancano né la terra nè l`erba da falciare? Sarà per motivi esclusivamente elettorali? Viste le sue doti ormai scoperte e la sensibilità dimostrata per l’ambiente lo invitiamo pertanto a passare un pò del suo tempo nelle aree "eccessivamente verdi" della 167 di Latiano (vedi foto sotto). Estendiamo l’invito alla neonata giunta brindisina di Mimmo Consales a cui in campagna elettorale abbiamo prestato braccia latianesi. "P.S. L'invito è anche esteso a tutti quei politici che si ricordano della zona 167 solo in campagna elettorale"                CLEO