Tra le cose capitatemi nelle mani negli ultimi giorni, c’è stata
la lettera aperta dell’ex assessore ai lavori pubblici Francesco Summa. Non vi
nascondo una iniziale difficoltà avuta nel capire chi, tra gli assessori
rottamati “consensualmente” dal sindaco De Giorgi, fosse lo scrivente.
Difficoltà in parte chiarita dalle parole dello stesso ex assessore che
nell’incipit si gloriava di aver fatto
ricorso ai mezzi di informazione assai raramente, come se l’informazione dell’opinione pubblica
non rientrasse tra i doveri di chi gestisce la cosa pubblica e fosse invece una
inezia a cui il “buon amministratore” dovrebbe sottrarsi . Ma andiamo alla
sostanza del discorso presentato dal Summa.
« In questi due anni e mezzo da amministratore comunale, –
spiega l’ex player ai lavori pubblici di De Giorgi - il mio assessorato, con la
collaborazione dei colleghi assessori ha fatto tanto». Ha cantierizzato, continua
a spiegare, «opere le cui risorse erano state reperite dalla precedente
amministrazione (Pirp, Istituto Pio Caterina Scazzeri, Vasca per la mitigazione
del rischio idraulico, ecc)». Quindi, se ho capito bene, ha solo eseguito ciò che altri sono stati capaci di ottenere
con buoni progetti. Ma il riconoscimento del Summa delle capacità altrui, mi
pare più un ammiccamento verso le forze politiche della precedente giunta
(ipotizzo verso l’UDC), che un’intenzione di onestà intellettuale.
Per il resto ha parlato di cose che vedremo in futuro (forse!),
e che adesso, vuoi per una ragione o vuoi per un’altra, non possiamo ancora
beneficiare (fondi per l’edilizia scolastica, teatro Olmi, ampliamento
dell’area cimiteriale, etc).
Tra le opere elencate nella lettera dell’ex amministratore
c’è anche via Roma, o meglio lo spostamento di «un finanziamento di Area Vasta
che prevedeva il rifacimento del basolato di Piazza Umberto I per risolvere
l’annosa situazione in cui versava Via Roma». Questa affermazione lascia basito
chi come me percorre via Roma (a piedi) almeno due volte al giorno. Di quale
soluzione parla l’assessore? Il rifacimento della pavimentazione non è stata
ancora completata; inoltre da quando sono stati fatti i lavori la via durante
la pioggia si trasforma in un fiume in piena; infine non si capisce se ai
lavori è seguito il previsto collaudo o se stiamo percorrendo la via in modo puramente
abusivo. In tutta la questione occorre puntualizzare che la cittadinanza non ha
visto uno straccio di atto pubblico che dimostri ciò che l’ex assessore vanta.
Ma la parte che personalmente mi ha “messo una certa
allegria” è quando, argomentando sul palazzetto dello sport, ha dichiarato che
per avere un vero palazzetto occorrono un milione e duecento mila euro e che
con la struttura esistente si può solo puntare ad una palestra. Peccato che in
questi due anni e mezzo consumati a fare l’assessore ai lavori pubblici il sig.
Summa non abbia deciso quale delle due strutture dare ai latianesi.
Comunque, nessuna parola è stata spesa riguardo la
lottizzazione della zona smargiasso operata dall’amministrazione - di cui Summa
faceva parte - e dei vari piani di fabbricazione realizzati a favore di
privati; non una parola sul PUG costato 95000 euro ai cittadini e divenuto solo
una fumosa trovata ; non una parola sull’assenza delle strutture pubbliche
necessarie per fare fronte alle nuove necessità sociali della comunità latianese
come gli asili nido pubblici; non un
accenno a quelle strutture come il mercato coperto che sarebbero vitali per
un’economia rurale e per migliorare, con la commercializzazione della
produzione a “chilometro zero”, la qualità della vita dei concittadini; Non una
parola sulle strutture pubbliche particolarmente attente alla disabilità; nessuna
indicazione sull’annosa piaga degli allagamenti in diverse aree del centro
abitato; non una traccia alla necessaria illuminazione di alcune zone limitrofe
del comune oramai densamente abitate.
Infine il Summa si licenzia dai lettori chiarendo che « il
mio impegno pubblico non è cessato, bensì sarà ancora più forte di prima,
perché mi sento di poter ancora dare tanto al mio territorio». A questo punto, visti
i risultati raggiunti, c’è da sperare che il deposto assessore rinunci al suo
intento poiché Latiano sta morendo di immobilismo e di chiacchiere.
Commenti