Il Ministero della Pubblica Amministrazione (PA), consapevole della cattiva gestione dei siti web istituzionali, ha messo a disposizione dei cittadini - sul proprio sito web - un apposito link (Bussola della Trasparenza) per permettere a chiunque di poter controllare la qualità del sito internet di un qualsiasi istituto della PA. Personalmente ho voluto eseguire un check al sito web del Comune di Latiano che più volte è stato oggetto di attenzione di questo blog. Il risultato del test è catastrofico, su 42 indicatori solo 8 risultano soddisfatti di cui solo 2 a pieno titolo e 6 parzialmente; mentre mancano completamente gli altri 34 indicatori. Entriamo nel merito.
- Nominativi e curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative, redatti in conformità al vigente modello europeo
- Retribuzioni dei dirigenti, con specifica evidenza sulle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato
- Curricula e retribuzioni di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo
- Nominativi e curricula e dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione e del Responsabile delle funzioni di misurazione della performance
- Tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale
- Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti
- Incarichi, retribuiti e non retribuiti, conferiti ai dipendenti pubblici e a soggetti privati
- Istituzione e accessibilità in via telematica di albi dei beneficiari di provvidenze di natura economica
Questo breve e riassuntivo elenco ci permette di constatare che l’oggetto della mancata trasparenza è proprio l’utilizzo dei soldi pubblici da parte della dirigenza politica e amministrativa del comune di Latiano. Eppure, nonostante siano previste proprio per tali mancanze sanzioni alquanto severe, la legislazione in materia continua ad essere disattesa grazie anche alla complicità delle istituzioni preposte al controllo come la prefettura. Ma, di fronte alle lacune del sistema giurisdizionale, dovrebbe essere compito della politica, specie quella locale, spendersi per dare ai cittadini gli strumenti per conseguire quella trasparenza amministrativa necessaria per la valutazione dei propri rappresentanti. Per essere più chiari, di fronte alla negligenza della burocrazia amministrativa e della giunta e della maggioranza consigliare che la sostiene, dovrebbe essere compito delle forze di opposizione informare i cittadini sul disatteso diritto all’informazione e alla trasparenza, cercando di sollecitare l’intervento delle istituzioni preposte al controllo. Ma ciò non avviene; e proprio quest’inerzia rende le forze di opposizione corresponsabili della cattiva gestione amministrativa e della negazione di importanti diritti dei cittadini, trasformando i loro tanto enfatizzati distinguo in mere chiacchiere. Intanto, a noi amministrati, non rimane che andare sul sito internet della Pubblica Amministrazione e constatare, quasi fossimo mossi da insano masochismo, l’enorme presa per il culo che quotidianamente ci sbologna anche la locale classe politica.
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