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Latiano: ipocrisia e indifferenza verso la disabilità nonostante le Olimpiadi In

Anche quest’anno a Latiano, come oramai da tradizione, si sono tenute le Olimpiadi In.  La manifestazione organizzata dalla cooperativa sociale Città Solidale vuole essere nelle intenzioni degli organizzatori una giornata di inclusione, di abbattimento dei pregiudizi verso i diversi. Così piazza Umberto I, via Roma e altre vie di Latiano giovedì 17 Maggio sono state allegramente colorate  da circa un migliaio di persone – abili e disabili - che hanno messo su giochi,  folclore, balli, gare e spettacoli. Alla festosa manifestazione non è mancata l’ipocrisia di alcuni politici locali, che hanno voluto essere presenti con i consueti e falsi atteggiamenti di circostanza: tono
 sommesso e sorrisi paterni. Ho sentito persino dire ad un “esimio” rappresentante politico locale che questi ragazzi (i disabili) hanno dimostrato durante la manifestazione di essere migliori di “noi” (abili). Se non fosse per l’ipocrisia di certa gente avrei pensato che con quel “noi” il politico accorso sul palco – magari colpito da un senso di onestà intellettuale - facesse riferimento proprio a loro: la classe politica latianese. Costei infatti, benchè annualmente il dott. Tommaso Mola ricordi a loro e a tutti i latianesi che esistono anche i disabili, nulla fa per dare ai disabili uno spazio pubblico in cui siano azzerate le distanze fisiche tra loro e gli abili.
Tanto per citarvi un esempio nel centro di Latiano manca un’area pedonale permanente e le aree verdi presenti, come i giardini comunali, mancano di adeguati servizi per disabili come i particolari locali igienici o giochi privi di barriere architettoniche. Di siffatte strutture non se ne vede l’ombra per tutta l’area cittadina e non vi è alcun progetto che possa far sperare per il futuro. L’indifferenza delle istituzioni politiche nei confronti della disabilità è solo la punta di un iceberg che presuppone una più vasta indifferenza: quella della cittadinanza. Infatti è sufficiente andare in una via dedita al passeggio, come via Roma, per constatare che gli “abili” hanno eliminato, nel silenzio delle istituzioni e della cittadinanza tutta, anche i "divieto di sosta" che dovrebbero servire a rendere agevole la passeggiata di chi si muove su una sedia a rotelle.  Vorrei concludere sottolineando che l’ipocrisia dei  politici in certune circostanze, non fa altro che rendere più dolorosa da accettare (per chi vuole ragionare) l’indifferenza verso la disabilità.

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