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Il postino suona sempre due volte? Ma quando mai!

Mi chiedo, da qualche mese, se sia solo un inconveniente che continua a succedere solo a me o sia invece un disagio che colpisce l’intera cittadinanza latianese. Mi riferisco al recapito della posta da parte di poste italiane. Succede dalla scorsa estate che la rivista settimanale a cui sono abbonato, che è previsto mi venga recapitata ogni venerdì, mi viene imbucata dal postino con ritardi che superano le due settimane. Agli inizi del disservizio mi presentai all’ufficio postale di Latiano per avere spiegazioni. Molto sbrigativamente mi fu risposto da che la domiciliazione della corrispondenza a Latiano era oramai di competenza dell’ufficio postale di Mesagne. Dopo aver cercato invano di mettermi in contatto con l’ufficio postale del vicinopaese, decisi di fare un reclamo alle Poste Italiane attraverso l’apposito modulo On-Line. Dopo qualche giorno mi contattò una dirigente per dei chiarimenti, e da quel momento per qualche settimana ho potuto leggere la mia rivista in tempo utile per apprezzarne i contenuti. Ma già a dicembre
 scorso la rivista accumulava di settimana in settimana sempre maggiore ritardo. A sto punto ho inviato un secondo reclamo On-Line. Stavolta nessuno mi contatta, ma la rivista ricomincia a viaggiare puntuale. «Credo che stavolta hanno capito» mi dico, è anche vero che c’ero andato giù di brutto con lo sfogo. Invece, dopo qualche settimana il mio settimanale ha continuato ad arrivare col solito ritardo sino al 23 di aprile scorso quando mi fu recapitata la copia del 13/19 aprile (recapitata con una settimana di ritardo). Era l’ultima copia ricevuta, pertanto ad oggi mancano le successive due copie. Munitomi di santa pazienza ho scritto il terzo, e credo ultimo, reclamo: «È la terza volta, nel giro di cinque mesi, che compilo questo modulo per il medesimo disservizio, che ha funzionato solo per tre settimane. Attualmente è da due settimane che non ricevo la mia rivista, quindi non si tratta più dell’ormai consueto ritardo di 4/5 giorni ma di una vera e propria interruzione del servizio. Quanto detto è assai grave, degno di un quinto mondo in cui l’Italia e i servizi offerti dalle sue aziende sono sprofondate. È una vergogna credetemi, e stavolta, informerò anche la stampa. VERGOGNA!!!!!!!!!»

Commenti

Anonimo ha detto…
E si tratta tuttavia di "solo"una rivista che pur nella sua importanza sicuramente non ha la stessa rilevanza che potrebbe avere una bolletta con le sue scadenza!!A mio parere in questa battaglia dovresti cercare anche l'appoggio di tutta la cittadinanza e se ne ricorrano i presupposti anche delle istituzioni locali.Oramai anche Poste Italiane ha capito che il business è nei servizi bancari e tralascia in maniera scandalosa e vergognosa i servizi per cui era stata"inventata":quelli postali.Un suggerimento:contattare qualche associazione dei consumatori e magari tentare una class-action stile americano.
Bravo Ernesto,sono queste la battaglie civili che ci aspettiamo da te...

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