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Latiano: sono banditi i cittadini frustrati dal gusto sadico!

Nell’antica Atene l’ostracismo permetteva di bandire dalla polis per dieci anni un cittadino considerato politicamente pericoloso. Tali erano coloro che si opponevano ad un potere esercitato dalla oligarchia costituita. La pratica ebbe vita breve, almeno nella forma giuridica, poiché venivano banditi spesso i migliori. Con Socrate invece venne consacrata, nel nome della legge, l’eliminazione fisica di chi, come il filosofo che “sapeva di non sapere”, fosse impegnato ad insegnare la virtù e il metodo per portare alla luce la Verità.
Gli imperatori romani invece usarono l’eliminazione di massa (persecuzione) dei cristiani, colpevoli di testimoniare una Verità nuova considerata pericolosa per lo status quo. Poi dal medioevo alla
 controriforma furono i discendenti di Cristo, che riconoscevano nel papa il suo emissario, a utilizzare dapprima l’eresia e poi la scomunica per mettere fuori gioco quei figli della stessa Chiesa che, attraverso una attenta osservazione del cosmo, frantumavano antichi miti sostituendoli con verità che nascevano dall’esperienza. Ma la scomunica non bastò più quando anche le verità della Chiesa cominciarono a scricchiolare per davvero sotto i colpi del metodo scientifico; allora si portarono al rogo Giordano Bruno perché aveva sostituito l’infinità di Dio con l’infinità dell’universo. Vicino alla fiamma “purificatrice” della Chiesa ci passò pure Galilei che, amando la vita più delle sue verità scientifiche, abiurò. Il fascismo, tanto per giungere poi ai nostri giorni, fu il periodo in cui agli oppositori del potere e delle verità su cui esso si fondava venivano riservati una varietà di trattamenti: dall’olio di ricino, al confino; dalla chiusura in manicomio all’eliminazione fisica. In tempi di democrazia in varie forme sono sopravvissuti un pò tutti i suddetti sistemi di soppressione e di esclusione di chi si oppone ad un sistema politico che con le sue “verità” continua a tenere al buio la gran massa di cittadini. Certo in relazione al livello di potere che si va ad intaccare si riceve una particolare reazione. Dire ad esempio che il sindaco di Latiano nel 1993, ha avuto un ruolo nella vicenda della discarica di contrada Mariano, senza con questo rivolgere accuse alla persona, ha avuto come reazione che l’ex Sindaco in questione abbia parlato di me in questi termini: «il blog di “LATIANOITACA.BLOGSPOT.COM “ abituato a dare SEMPRE ADDOSSO, senza fare mai i dovuti riscontri , ai sindaci colpevolizzandoli in modo indescrivibile. Evidentemente questo blog ha il gusto sadico di infierire su tutti i sindaci, sintomo questo di una frustrazione profonda che un buon psicologo saprebbe trovare».
La pubblica marchiatura di una persona ha qualcosa dell’antico metodo dell’ostracismo che, escludendo ed invitando ad escludere dalla discussione una verità ritenuta pericolosa, assicura la sopravvivenza di un potere e delle verità che permettono di esercitarlo sulla gente. A cui, non dimentichiamolo, rimane una discarica sepolta pericolosa per la salute pubblica. E a pensare che, sino ad un paio d’anni fa, la stessa persona che “scopre” le mie frustrazioni si impegnava, addirittura in un pubblico comizio, nel presentarmi come una persona a cui bisognava politicamente dare fiducia (sarei io poi ad avere bisogno di un psicologo!!!!). Purtroppo per coloro che cercano la mia esclusione dalla discussione politica ho un messaggio chiaro da rivolgergli: «l’asimmetria esistente tra gli obiettivi di chi cerca di accaparrarsi un fetta del potere esistente e le finalità che io perseguo non ci permette di giungere ad alcun compromesso, specialmente quando l’oggetto della disputa sono i diritti dei cittadini o le mancanze amministrative. Pertanto le mie “frustrazioni” - seppur scomode - esistono e rappresentano l’idea di una concezione differente della politica: anche, o meglio principalmente, in un ambito piccolo come Latiano.

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