Qualche compaesano curioso (fa bene ad esserlo) mi chiede come è andata a finire la vicenda della mancata trasparenza amministrativa del Comune di Latiano che nel mese di settembre scorso, la ricerca di ripristinare la legalità amministrativa, mi spinse a scrivere al Prefetto di Brindisi, dott. Domenico Cuttaia. La vicenda ebbe anche un forte rilievo, grazie all’interessamento delle testate giornalistiche locali.
Riassumo brevemente. In seguito alla mancata pubblicazione dell’oggetto degli atti di determina sull’albo pretorio on-line, ho scritto sulla questione al sindaco, dott. Antonio De Giorgi, e nonostante la missiva richiamasse l’obbligo di dare una risposta alla richiesta entro trenta giorni, il primo cittadino
invece ha ritenuto opportuno ignorarla completamente, come se la richiesta di un cittadino non gli imponesse alcun obbligo. Forse se avessi scritto al Presidente degli Stati Uniti una risposta, magari breve, l’avrei ottenuta.
invece ha ritenuto opportuno ignorarla completamente, come se la richiesta di un cittadino non gli imponesse alcun obbligo. Forse se avessi scritto al Presidente degli Stati Uniti una risposta, magari breve, l’avrei ottenuta.
Ma forte del fatto che al di sopra di un sindaco, che se ne fotte di dare una risposta alle istanze di un concittadino, vi sia il Prefetto che «vigila sulle Autorità amministrative operanti nella provincia», ho deciso si scrivere al Prefetto di Brindisi, dott. Domenico Cuttaia. Per rendere la cosa ufficiale ho inviato la richiesta di un Suo interessamento alla questione latianese tramite posta certificata. Ma nonostante –ribadisco- la questione ebbe una forte eco grazie all’interessamento dei giornali locali, dalla Prefettura sino ad oggi solo il silenzio. Intanto i nostri amministratori continuano a non pubblicare sull’albo pretorio on-line il contenuto degli atti di determina benché la loro pubblicazione sarebbe un importante strumento (voluto dalla legge) con cui i cittadini possono conoscere i costi e le spese delle scelte operate dai nostri amministratori. Attualmente se volessimo conoscere quanto ci costano le missioni di assessori, sindaco o consiglieri non è possibile saperlo; oppure, tanto per citarvi un altro esempio, se volessimo conoscere l’impegno di spesa delle manifestazioni sportive e culturali non è dato saperlo almeno nelle condizioni con cui vuole la legge e cioè con la pubblicazione per 15 giorni dell’atto amministrativo sull’albo pretorio on-line. Signori lettori a me tutto questo pare un grosso abuso perpetrato a danno della trasparenza amministrativa e quindi di ogni cittadino, che, oltretutto, quando cerca di sapere i motivi di taluni comportamenti, viene trattato come un ficcanaso che si interessa di faccende altrui.
Vorrei infine sottolineare che il silenzio delle istituzioni, ignorando le richieste dei cittadini, conferma il non-valore del cittadino a cui però - ‘sti cari signori - chiedono, con falsa umiltà, solidarietà e fiducia quando altri filibustieri non usano le parole per farsi ascoltare.
Io mi chiedo: esiste un esempio reale che possa essere l’emblema di reciprocità tra istituzioni e cittadini? Esiste un caso in cui venga dimostrata l’eguaglianza di dignità tra un rappresentante di un’istituzione più o meno notevole e l’ultimo (si fa per dire) dei cittadini? Nella mia esperienza personale ne posso annoverare solo uno (su una ventina di casi): una mia richiesta ascoltata dall’assessore regionale alla sanità dott. Fiore che, guarda caso, si è pure dimesso dall’incarico. Allora, mi rivolgo a voi signori politici (specialmente locali), signori rappresentanti delle istituzioni: smettete di chiedere al cittadino di prestarvi fiducia, iniziate invece col guadagnarvela, considerando il cittadino al centro della vostra azione politica e/o amministrativa, ricordando che coprire una carica pubblica non vi pone al di sopra dei cittadini ma al servizio della cittadinanza.
P.S. la vicenda sulla non pubblicazione on-line di tutti gli atti amministrativi del Comune di Latiano non è conclusa, vi aggiornerò su altre azioni che saranno intraprese
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