La vicenda della ex discarica di contrada Mariano trasformata in zona artigianale, oltre ad avere dell’incredibile, ha aperto uno squarcio (provvidenziale) per far luce sulla malapolitica di loschi personaggi, partiti e movimenti che negli ultimi trent’anni hanno affollato la scena politica latianese.
Andando così a memoria negli anni 70 i rifiuti urbani, la cui raccolta era curata direttamente dall’amministrazione comunale, erano scaricati dai camion della spazzatura in un’area di cave dismesse sita appunto in contrada Mariano prospiciente alla strada che collega Latiano con San Vito. Dal 1985 la
raccolta dei rifiuti fu affidata alla ditta SOGEA (con un contratto che portò davanti al giudice alcuni politici locali) e più o meno a quel periodo risale la dismissione della discarica. Stando a quanto Giuseppe D’ambrosio riferisce sui numeri di Polis del 1999, gli Ecopacifisti denunciavano già dal 1993 la mancata bonifica della discarica da parte della SOGEA, nonostante il risanamento fosse vincolato dal contratto; malgrado l’inosservanza contrattuale, la SOGEA si assicurò con rocambolesche formule contrattuali la raccolta di rifiuti sino al 2008. «Alla fine degli anni novanta – come ci racconta Claudio Argentieri su Gazzetta del Mezzogiorno on-line - l’Amministrazione comunale di centrodestra avviò la realizzazione delle opere per destinare quell’area ad ospitare insediamenti produttivi, insomma una “zona Pip 2”. Col subentro di un’Amministrazione di centrosinistra [giunta Caniglia] si pensò invece di allocarvi un termovalorizzatore: era l’anno 2004 ed a Latiano tale prospettiva suscitò un aspro dibattito civico, per cui alla fine non se ne fece nulla. L’amministrazione Zizzi ne ha procrastinato la classificazione come zona Pip in ragione della non completa urbanizzazione della stessa, soprattutto per ciò che concerne l’allaccio alla rete idrica. L’Amministrazione comunale attualmente in carica, il 15 settembre scorso ha indetto un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione in diritto di proprietà delle aree di zona Mariano».
raccolta dei rifiuti fu affidata alla ditta SOGEA (con un contratto che portò davanti al giudice alcuni politici locali) e più o meno a quel periodo risale la dismissione della discarica. Stando a quanto Giuseppe D’ambrosio riferisce sui numeri di Polis del 1999, gli Ecopacifisti denunciavano già dal 1993 la mancata bonifica della discarica da parte della SOGEA, nonostante il risanamento fosse vincolato dal contratto; malgrado l’inosservanza contrattuale, la SOGEA si assicurò con rocambolesche formule contrattuali la raccolta di rifiuti sino al 2008. «Alla fine degli anni novanta – come ci racconta Claudio Argentieri su Gazzetta del Mezzogiorno on-line - l’Amministrazione comunale di centrodestra avviò la realizzazione delle opere per destinare quell’area ad ospitare insediamenti produttivi, insomma una “zona Pip 2”. Col subentro di un’Amministrazione di centrosinistra [giunta Caniglia] si pensò invece di allocarvi un termovalorizzatore: era l’anno 2004 ed a Latiano tale prospettiva suscitò un aspro dibattito civico, per cui alla fine non se ne fece nulla. L’amministrazione Zizzi ne ha procrastinato la classificazione come zona Pip in ragione della non completa urbanizzazione della stessa, soprattutto per ciò che concerne l’allaccio alla rete idrica. L’Amministrazione comunale attualmente in carica, il 15 settembre scorso ha indetto un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione in diritto di proprietà delle aree di zona Mariano».
La cronistoria sulla ex discarica di Mariano, la cui trama si lega ai contratti che i diversi amministratori comunali hanno di volta in volta stipulato con la SOGEA, specialmente nelle pagine di Polis accuratamente circostanziate da un allora giovane Giuseppe D’Ambrosio, ci ha permesso di conoscere i nomi di quei personaggi politici (molti di ieri) che sulla vicenda hanno avuto un ruolo (oltre agli esponenti Ecopacifisti): come ex sindaci quali Vittorio Madama, Salvatore D’Ippolito, Edmondo Caniglia; ex consiglieri comunali quali Franco Galasso, Cosimo Albanese, Leopoldo Calò, Pietro Mingolla, Oronzo D’angela. Mentre, un più attento ai fatti, Claudio Argentieri ha sorvolato sui nomi dei politici parlando più genericamente delle ultime tre amministrazioni. Perché è così importante sapere i nomi di chi ha avuto un ruolo nella vicenda? Perché credo che bisogna iniziare a fare nomi e cognomi di chi sapeva che nella attuale zona PIP-2 era nascosta una discarica, una bomba ecologica che non sappiamo quanti danni abbia già prodotto al territorio e, ahimè, alle persone. È emblematico, poi, il comportamento di certi movimenti/partiti come gli Ecopacifisti o i Verdi particolarmente attenti alle questioni ambientali. I primi hanno condotto un’aspra battaglia per la bonifica della discarica sino a sprofondare in un fosco silenzio quando l’allora Sindaco Caniglia nominò assessori alcuni di loro. I secondi invece, quando nel 2008 il Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica voleva vederci chiaro sulla questione richiedendo una serie di documenti alle autorità comunali, occupavano la carica assessorile e a quanto pare non è mai stata fatta arrivare alcuna risposta all’ente della Regione.
Ora a Latiano abbiamo due discariche: quella di via San Vito dove si nascondono chissà quali pericoli per la cittadinanza e quella della politica e dei personaggi che da decenni ci sguazzano dentro. Delle due non so quale sia la più urgente da bonificare.
Commenti
Leggendo questo post è chiaro che molte figure politiche del passato hanno commesso gravi errori; ma è ancora più chiaro che non si sono minimamente preoccupate di cercare una soluzione al problema dell'inquinamento mettendo così a rischio la salute di un intero paese.
Ma queste persone ce l'hanno una coscienza? O sono bravi soltanto fare i belli, con assurde promesse, durante la campagna elettorale per poi scomparire nell'oblio!
Un altra riflessione va poi destina all'attuale amministrazione che inizialmente sembrava dover cambiare le sorti di questo paese. Un'amministrazione giovane, intraprendente, con tanta voglia di fare che riuscii ad ottenere in breve tempo la fiducia di tanti cittadini...oggi invece, rispetto a qualche anno fa, risulta evidentemente rallentata nel suo lavoro perché soffocata, forse o sicuramente, dagli "inciuci" di vecchi politicanti!
Questa situazione è molto spiacevole perché delude in primis le aspettative e la fiducia posta dai cittadini; e dimostra, poi, di continuare a fare il lavoro sporco dei vecchi amministratori senza capire, però, che sono loro a rimetterci la rispettabilità!
In tutto questo cattivo operato parte della colpa va anche attribuita ai latianesi, estranei alla vita politica di questo paese (eccetto durante campagna elettorale per cercare di accaparrare voti per i propri famigliari), i quali ragionano ancora con la logica: <>; senza preoccuparsi così del proprio futuro, e delle conseguenze che la cattiva politica potrà portare sul proprio avvenire!
Penso che l'era di arricchirsi a discapito degli altri sia finita; spero che chi ha sbagliato, volontariamente, prima o poi paghi le conseguenze delle sue azioni; con la speranza che nei prossimi anni si operi con dignità e nel rispetto di tutti!
Con amicizia. Giovanni Calcagno
A proposito di PUG nono perderti il programma di Iacona su rai 3 stasera e poi riflettiamo su quanto avviene anche a Latiano
Sempre io Giovanni Calcagno
Sarà anche vero –come ci dici- che “i blog sparano nel mucchio” però, guarda caso,ci azzeccano sempre.
Con amicizia Ernesto
P.S. Prima di chiedere ai cittadini partecipazione per il PUG che si vorrà realizzare per Latiano, sarebbe meglio se vi fosse, da parte delle istituzioni, un impegno serio per ristabilire con la cittadinanza un rapporto di fiducia.
....ma ricordate questo sta avvenendo ancora e fino alla fine vedrete...e tutto questo è avvenuto grazie a tutta quella gente ke li ha votati...bravi !!!....