Non è sicuramente un periodo fortunato quello che sta attraversando la maggioranza che presiede l’amministrazione comunale di Latiano. Erano trascorsi pochi minuti dopo la mezzanotte del 31 dicembre quando una bomba è esplosa all’ingresso della abitazione del Presidente del Consiglio Salvatore De Punzio. Ieri, a distanza di quindici giorni dal violento episodio, l’assessore all’urbanistica Antonio Distante ha rassegnato le dimissioni da amministratore comunale. Se nel primo caso non è ancora chiaro quanto la vicenda sia riconducibile all’attività politico-amministrativa o a
questioni personali del De Punzio, nel secondo (le dimissioni di Distante) è invece palese che all’interno della giunta comunale è in atto una crisi. A leggere la lettera che Distante ha inviato al sindaco, pubblicata ieri sulla pagina facebook dell’ex assessore, è lampante che la missiva sia stata dettata dalla logica «muoia Sansone con tutti i filistei», con il Sansone-Distante deciso a sollevare il sipario del riserbo e mostrarci il vero volto dell’attuale maggioranza e della macchina amministrativa guidata dal Sindaco de Giorgi, che più che una macchina –stando alle parole del rappresentante del SEL - pare una nave incagliata. Si legge, infatti, «l’azione amministrativa tutta è bloccata, incagliata in questioni che non hanno niente a che vedere con la politica»; prosegue poi, ancora più aspramente «mi ero illuso che qualità come lealtà, competenza e professionalità, assolutamente necessarie per amministrare al meglio, contassero qualcosa ma devo ricredermi; non solo non costituiscono un valore aggiunto ma sono persino viste come una minaccia che getta delle ombre sull’operato degli altri. Per queste ragioni non me la sento più di ricoprire l’incarico prestigioso». Pare comunque che tutto sto bailamme sia accaduto per una poltrona «mio malgrado sento sulle spalle anche il peso di un’altra responsabilità, che, per la verità, è da condividere con tutti gli amministratori e con chi ha avuto un ruolo nelle vicenda culminata con le mie dimissioni: non era questo il momento di fermare l’attività amministrativa e cominciare a litigare per una poltrona».
questioni personali del De Punzio, nel secondo (le dimissioni di Distante) è invece palese che all’interno della giunta comunale è in atto una crisi. A leggere la lettera che Distante ha inviato al sindaco, pubblicata ieri sulla pagina facebook dell’ex assessore, è lampante che la missiva sia stata dettata dalla logica «muoia Sansone con tutti i filistei», con il Sansone-Distante deciso a sollevare il sipario del riserbo e mostrarci il vero volto dell’attuale maggioranza e della macchina amministrativa guidata dal Sindaco de Giorgi, che più che una macchina –stando alle parole del rappresentante del SEL - pare una nave incagliata. Si legge, infatti, «l’azione amministrativa tutta è bloccata, incagliata in questioni che non hanno niente a che vedere con la politica»; prosegue poi, ancora più aspramente «mi ero illuso che qualità come lealtà, competenza e professionalità, assolutamente necessarie per amministrare al meglio, contassero qualcosa ma devo ricredermi; non solo non costituiscono un valore aggiunto ma sono persino viste come una minaccia che getta delle ombre sull’operato degli altri. Per queste ragioni non me la sento più di ricoprire l’incarico prestigioso». Pare comunque che tutto sto bailamme sia accaduto per una poltrona «mio malgrado sento sulle spalle anche il peso di un’altra responsabilità, che, per la verità, è da condividere con tutti gli amministratori e con chi ha avuto un ruolo nelle vicenda culminata con le mie dimissioni: non era questo il momento di fermare l’attività amministrativa e cominciare a litigare per una poltrona».
Chi ha un po’ di sale in zucca può rendersi conto, leggendo la lettera di dimissioni dell’ex assessore all’urbanistica, da che razza di personaggi siamo governati qui a Latiano. Questa amministrazione che vantava essere tra le più giovani d’Italia è invece animata solo da vecchi e stomachevoli intrecci di spartizioni di poltrone. Tutto ciò avviene mentre «la crisi economica morde e i cittadini oggi più che mai chiedono risposte». La lettera di dimissione di Antonio Distante andrebbe letta da tutti i latianesi poiché – in un raro caso di coraggio (o di rabbia) di un politico - ci viene permesso di conoscere la cruda realtà che esiste nel Palazzo.
Commenti
Il suo gesto deve essere di esempio a dire NO a qualunque forma di autoritarismo e dispotismo da parte di gente ladra e disonesta!
Appena eletti osannavano di essere la svolta, di essere giovani,di poter far tanto per la città, ma come tutti i giovani si ha bisogno di essere guidati.
Ma questa guida non è di certo la migliore (prima si diceva che non c'entravano)subito dopo ci si è resi conto che ci sbagliavamo (c'entrano è come).
La nostra cara amministrazione è solo costituita da burattini guidati da i soliti burattinai (conoscuti anche dalla legge italiana per le vicende di anni passati).
Solo Antonio è stato in grado di tagliare questi fili.
Confido nel futuro e nei latianesi che, penso proprio si sono rotti le scatole di essere amministrati da gente incompetente e ladra.
sono Mario Miglietta,
mi piacerebbe sapere chi è SAMMY IL DRUIDO, solo per ricordargli che ci sono persone che leggono, scrivono e PARLANO in un altro modo.
Grazie