La nostra amica Athena ha cercato di consultare e di effettuare pratiche on-line attraverso il sito istituzionale dell’Università del Salento.
“ E io pago!” diceva il celebre Totò nel film “ 47 morto che parla”, un film del 1950 diretto dal regista Carlo Ludovico Bragaglia. Questa è l’espressione spontanea di uno studente attonito di fronte ad un enorme manifesto pubblicitario dell’Università del Salento.
La promozione pubblicitaria è un’iniziativa di per sè positiva, qualora intende far conoscere un prodotto di buona qualità. In questo caso però sembra essere dinanzi ad una “ mercificazione del sapere”, oltretutto di un prodotto poco affidabile! Nulla da dire sull’organizzazione didattica (piani di studio, programmi ecc.) mentre evidenti lacune riguardano la fruibilità informatica delle informazioni.
Ad oggi, se un nuovo o vecchio studente che sia, voglia accedere alle info attinenti l’Università del Salento non si aspetti che con un click del mouse raggiunga ciò che gli serve, poichè, entrando nel sito, si addentrerà nei meandri di un portale difficilissimo da consultare. Eppure per chi realizza un sito, una delle “ mission” dovrebbe proprio essere la sua “ usabilità”. (Usabilità è propriamente la facilità di utilizzo del sito da parte dell’utente). Pertanto un sito deve avere i contenuti facilmente reperibili, fornire informazioni adeguate e opportunamente gerarchizzate. Il sito dell’Università del Salento è assolutamente carente di tutti questi aspetti ed è già tanto se, nel consultarlo, lo studente riesce ad accedervi.
Ad oggi, se un nuovo o vecchio studente che sia, voglia accedere alle info attinenti l’Università del Salento non si aspetti che con un click del mouse raggiunga ciò che gli serve, poichè, entrando nel sito, si addentrerà nei meandri di un portale difficilissimo da consultare. Eppure per chi realizza un sito, una delle “ mission” dovrebbe proprio essere la sua “ usabilità”. (Usabilità è propriamente la facilità di utilizzo del sito da parte dell’utente). Pertanto un sito deve avere i contenuti facilmente reperibili, fornire informazioni adeguate e opportunamente gerarchizzate. Il sito dell’Università del Salento è assolutamente carente di tutti questi aspetti ed è già tanto se, nel consultarlo, lo studente riesce ad accedervi.
Per fortuna la necessità aguzza l’ingegno e gli studenti dell’Udu ( Unione degli Universitari) hanno istituito un nuovo sito, “ http://www.altroportalestudenti.info/ “ nel quale vi sono tutte le indicazioni e informazioni necessarie per gli utenti. Peccato però che uno studente dovrebbe pensare solo a studiare e non a risolvere problemi di un’Università che quest’anno, oltre ad aumentare le tasse, ha aggiunto un certo “ contributo di funzionamento “ di 30 euro. Ma di quale funzionamento si tratta?
Athena
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