La prima volta che ho incontrato Luigi De Magistris è stato durante le elezioni per il Parlamento europeo del 2009, quando assieme al giornalista Carlo Vulpio fece tappa all’auditorium della biblioteca provinciale di Brindisi. Oggi (Lunedì 30 Maggio) per puro caso mi trovo in Piazza Municipio a Napoli in mezzo a tanti napoletani che attendono l’arrivo di Luigi de Magistris il loro
nuovo sindaco. L’atmosfera è densa di emozioni; nelle vicinanze del palco gruppi di giovani lanciano inni di cui è difficile capire le parole ma che assomigliano molto alle incitazioni che si fanno allo stadio.
Sulla mia sinistra arriva un folto nugolo si persone, Luigi (come la gente lo acclama in questo momento) è a meno di due metri da me. Un signore accanto a me grida «bravo de Magistris», e lui si volta nella direzione della voce e con genuino sorriso accompagna un segno di vittoria fatto con le dita a “V”. Piazza Municipio stasera ha un’atmosfera nuova, densa di voglia di cambiare e gli sguardi della gente sembrano esprimere quella soddisfazione che si leva – parafrasando Troisi - «quando lo schifo finisce »
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