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Latiano: "Olimpiadi In" e il diritto ad essere diversi


Venerdì 27 maggio, Latiano ha ospitato la XII edizione delle “Olimpiadi In”. La manifestazione – così come spiega il sito della cooperativa sociale Città Solidale guidata dal dott. Tommaso Mola – vuole essere un «grande evento di amicizia, socializzazione, gare sportive e spettacolo promosso da Città Solidale a favore delle persone con differenti abilità e contro lo stigma e l’emarginazione dei più deboli».
Almeno per la giornata di venerdì, Latiano si è mostrata all’altezza dell’evento. Ma al di là della singola giornata, la cittadina, nonostante una certa sensibilità dimostrata dall’attuale amministrazione comunale, è ben lontana dal garantire una regolare vivibilità, specialmente ai cittadini diversamente
 abili. Tanto per citarvi qualche esempio i parchi sono completamente sprovvisti delle elementari strutture per la disabilità (locali igienici, panchine e giochi idonei, etc). In aggiunta, oltre a mancare una isola pedonale che sarebbe preziosa per lo scopo, vi è la realtà di via Roma, arteria centrale che si predispone al passeggio dei cittadini, che è un luogo “proibito” per il disabile specie per chi si muove su sedia a rotelle. Infatti, nella zona in cui via Roma si restringe, nonostante la segnalazione di divieto di sosta, vi sono continuamente auto parcheggiate che impediscono di fatto l’utilizzo del passaggio riservato al disabile. E qui una “tiratina d’orecchie” andrebbe fatta non solo alle preposte istituzione al controllo ma anche a quei cittadini scorretti (vi assicuro sempre gli stessi) che quotidianamente parcheggiano l’auto nel tratto in questione solo per sollazzarsi qualche ora al bar o in qualche altro ritrovo nei pressi. Se questa è la situazione del centro non parliamo poi di altre aree come la zona 167 dove, a causa del degrado, esistono altissime barriere.
All’apertura della manifestazione “Olimpiadi In” si è svolto un corteo in cui i partecipanti hanno lanciato dei foglietti colorati con frasi che parlavano di disabilità. «Quando perdiamo il diritto ad essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi», era scritto su uno di quei fogli, e nella realtà di Latiano ciò suona più come una denuncia che come una, seppur profonda, locuzione.

Commenti

Anonimo ha detto…
ma qual'è il prezzo che gli operatori pagano per questa lustra facciata!!!!!

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