Apprendo dalle pagine di Repubblica l’esperienza innovativa di e-Administration della città di Udine che si è dotata del web 2.0 per dare ai cittadini la possibilità di segnalare, attraverso un semplice clic, eventuali problematiche presenti sul territorio cittadino. Nel capoluogo friulano segnalare una buca sulla strada, un frigorifero abbandonato, strisce pedonali poco visibili, recinzioni pubbliche pericolose è un gioco da ragazzi. Ma il servizio non si limita solo alla segnalazione, poiché tutto continua ad essere presente sul sito sino al momento della soluzione. Perciò i cittadini possono valutare i tempi che impiegano gli amministratori e i tecnici a risolvere i disservizi presenti sul territorio. La testimonianza giornalistica parla di interventi fatti nel giro di qualche giorno. Tanto per fare un confronto con la
realtà latianese ci sono voluti 18 mesi, una richiesta scritta al sindaco, tre articoli su giornali ed un’”incazzatura” verso alcuni degli attuali amministratori comunali per chiudere due buche davanti alla scuola materna di via Baracca. Senza parlare delle questioni che non hanno ancora trovato soluzione: allagamenti in via Caterina Scazzeri, presenza nella stagione estiva dei Flebotoni per la scarsa pulizia delle condotte della fogna bianca, attrazioni rotte nei parchi gioco, vetri rotti nelle scuole, etc.
realtà latianese ci sono voluti 18 mesi, una richiesta scritta al sindaco, tre articoli su giornali ed un’”incazzatura” verso alcuni degli attuali amministratori comunali per chiudere due buche davanti alla scuola materna di via Baracca. Senza parlare delle questioni che non hanno ancora trovato soluzione: allagamenti in via Caterina Scazzeri, presenza nella stagione estiva dei Flebotoni per la scarsa pulizia delle condotte della fogna bianca, attrazioni rotte nei parchi gioco, vetri rotti nelle scuole, etc.
L’esperienza di Udine sottolinea il chiaro intento di consentire ai cittadini di partecipare attivamente alla vita del comune e impone agli amministratori comunali, alla giunta in primis, di essere più responsabili e trasparenti. Quanto costa tutto questo? Il prezzo del software è in funzione al numero degli abitanti e per una cittadina come Latiano il costo sarebbe poco più di 3 mila euro. Mica tanto se si considerano i benefici in termini di controllo del territorio e di soddisfazione da parte dei cittadini. Per non parlare poi della fiducia dei cittadini stessi nei confronti della locale classe dirigente. Pertanto portare a Latiano esperienze di e-Administration, come quella descritta, dovrebbero essere per l’attuale giunta comunale, che vanta oltretutto di essere tra le più giovani d’Italia, una sfida a fondare un reale modello di democrazia partecipativa. Che ne pensate?
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Viva Latiano.