Si chiamano “pappataci" (Phlebotomus papatasi) gli insetti che, durante le ore serali, molestano i latianesi che, spinti fuori dalle abitazioni dal caldo estivo, cercano refrigerio per le vie del paese. Nel nostro dialetto i fastidiosi insetti vengono chiamati “cìnisi” (con l’accento tonico sulla prima “i” per non confonderli con i cinesi) e secondo l’esperienza dei nonni le loro punture sono più pericolose di quelle delle zanzare.
Le informazioni medico-scientifiche sui flebotomi (pappataci) ribadiscono che l'ingestione accidentale di larve causa miasi intestinali che si manifestano sotto forma di colite e l'inalazione di frammenti del corpo degli adulti può causare l'insorgenza di affezioni asmatiche. La puntura dei flebotomi o “pappataci” può essere particolarmente dolorosa e l'iniezione della saliva causa reazioni allergiche che si manifestano con febbre e cefalea. Oltre al danno diretto, va citato, per la sua maggiore rilevanza, il danno indiretto dovuto alla trasmissione di agenti patogeni quali virus, batteri e protozoi.
Le larve sono rinvenibili in luoghi molto umidi ricchi di materiale organico in decomposizione. La gamma di microambienti colonizzati è larghissima: possono rinvenirsi nelle lettiere vegetali, nel legno marcescente e nei terreni molto umidi, negli escrementi.
Secondo i malcapitati concittadini gli annosi insetti trovano il loro habitat nelle condotte della fogna bianca. A questo punto abbiamo voluto fare un sopraluogo alle caditoie di via Cavour (incrocio Municipio/Poste), via Mustich, Piazzale stazione, via De Virgilis da dove ci sono giunte le maggiori segnalazioni. In effetti, così come testimoniano le foto (cliccate sopra per ingrandirle), le condotte coinvolte necessitano tanto di disinfestazione quanto di pulizia. Particolarmente grave ci è parsa la situazione di via De Virgilis dove i pozzetti sono stracolmi di terra e foglie, risultando anche compromessa la funzione principale di drenaggio.
È mai possibile che questo genere di segnalazioni giungano a noi senza prima arrivare ai nostri amministratori che, oltretutto, ricevono uno stipendio per risolvere questi problemi? Ai signori che “siedono al municipio” è noto che, in caso di danni a persone o cose conseguenti ad allagamenti o motivi di ordine igienico, la fattispecie descritta integra un'evidente ipotesi di responsabilità da cosa in custodia ex art. 2051 c.c.?
Intanto ai miei concittadini non rimane che il consueto “schiaffeggiarsi” nel tentativo di sfoltire il gruppo dei “pappataci” accompagnando ogni manata con l'esclamazione «li corni ti li cìnisi».
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