Passa ai contenuti principali

Latiano: su via Roma i cittadini non possono passeggiare, mentre i furbi ci marciano



È apparso in questi giorni su Gazzetta del Mezzogiorno l’articolo a firma di Franco Giuliano «Latiano, dopo cinque anni un documento dei Vigili:"fuorilegge via del centro"» che parla di un documento tenuto segreto, in cui la Polizia Urbana di Latiano cinque anni fa considerava via Roma «non conforme al Codice della Strada» a causa delle piante presenti sulla stessa. Ricordiamo che gli arbusti furono piantati durante il rifacimento di via Roma avvenuto circa 5 anni orsono sotto l’amministrazione del Sindaco Caniglia.
Franco Giuliano parla di un documento tenuto segreto su cui fu rivolta l’attenzione anche della locale stazione dei carabinieri. Leggendo l’articolo però mi son ricordato che in passato mi interessai dell’argomento, infatti pubblicai un post su idvlatiano in cui, prendendo spunto proprio da un articolo dello stesso Franco Giuliano, apparso su Gazzetta del Mezzogiorno
del 07/10/2007, affrontai già allora la questione «via Roma fuorilegge». In quell’articolo Giuliano parlava già di un interessamento del Comandante dei Carabinieri della Stazione di Latiano, che denunciava su via Roma due violazioni del codice stradale: le dimensioni minime non corrispondenti alle norme e la presenza di alberi.

Alla luce di ciò sembra poco comprensibile l’urlo scandalizzato di Franco Giuliano, mentre un urlo lo vorrei gettare io nei confronti di chi sa che via «Roma fuorilegge» si può chiudere al traffico utilizzando altri strumenti, ed invece di adoprarsi in ciò, questo qualcuno strumentalizza all’occorrenza i guai di Latiano per ottenere chissà quali benefici. Perciò se si vuole realmente affrontare la questione “via Roma fuorilegge” si può fare con un esposto, sottoscritto dai cittadini, alla Procura della Repubblica o/e al Prefetto. Se invece si vuole scegliere una via più “casalinga” l’articolo 67 dello Statuto comunale prevede il Referendum consultivo, che può essere richiesto attraverso la presentazione di almeno 800 firme. Vi dirò di più: tempo fa ad una tornata elettorale, un alto rappresentante istituzionale latianese si presentò, assieme ad un quotidiano, quale promotore della allora imminente raccolta di firme proprio per il referendum su via Roma. Ma come succede da ormai molto tempo a Latiano “passatu lu santu, passata la festa”.

È arrivato il tempo che i cittadini di Latiano non attendano passivamente la "manna dal cielo" o che siano destinatari di illusorie promesse di politici ambiziosi solo di essere. Su Facebook qualche anima buona ha dato vita al gruppo «Zona pedonale nei giorni festivi a Latiano» e attraverso l’adesione a questo gruppo si potrà valutare quanto i latianesi desiderano una Latiano vivibile e quanto può essere fattibile il discorso di un eventuale esposto o di un referendum.

Commenti

Post popolari in questo blog

Latiano: intervista a Said, titolare della macelleria halāl di via Martiri della Libertà

Said è un giovane marocchino di 29 anni. È nato a Loulad nella provincia di Settat, paese dell’entroterra marocchino a circa un centinaio di chilometri da Casablanca. Said proviene da una famiglia di macellai, infatti a Loulad assieme al padre e al fratello gestivano una macelleria. Da circa 11 anni Said si è trasferito in Italia: prima a Perugia dove ha vissuto per circa 9 anni, poi, da circa due anni, a Latiano. Qui ha continuato il suo mestiere originario aprendo una macelleria halāl (حلال). Secondo la cultura islamica (anche quella ebraica prevede qualcosa del genere col cibo Kosher ) il cibo, tra cui la carne, deve essere preparato e consumato secondo le prescrizioni dell’Islam; il termine halāl infatti nelle sue comuni accezioni di lecito , permesso , legittimo ci riporta a prescrizioni religiose

Ti la capu nfitesci lu pesci

Qualche giorno addietro un mio amico insegnante mi raccontava un fatto curioso quanto negativo accorsogli. Durante un esame scritto, dove lui era membro di commissione, gli studenti, appartenenti a diversi insegnanti, furono sistemati nell’aula in gruppi secondo l’insegnante di appartenenza. Successe che, a fine esame, con la correzione dei compiti, gli studenti di un certo insegnante subirono il più alto tasso di bocciatura. Questi, avuto il risultato negativo, sono andati dritti dal mio amico lamentando di essere stati discriminati perché fatti sedere ai tavoli posti davanti alla cattedra e perciò non avevano potuto –così come si dice in gergo scolastico- “copiare”, cioè usare gli stratagemmi che permettono di superare l’esame senza studiare. La vicenda, se si esclude la sfacciataggine e l’impudenza di andare anche a lamentarsi al professore, ha una sua logica che è invece assai diffusa nel mondo studentesco, tanto che per taluni negargli l’uso di “foglietti a fisarmonica” o di fare

Latiano: 'o zappatore (non) si scorda la zona 167

L’amica Cleo osservando certe immagini si domanda…… Chissà perchè il presidente provinciale dei verdi - il concittadino Daniele Massaro - decide di andare a zappare le terre della provincia (vedi foto sopra), quando a Latiano non mancano né la terra nè l`erba da falciare? Sarà per motivi esclusivamente elettorali? Viste le sue doti ormai scoperte e la sensibilità dimostrata per l’ambiente lo invitiamo pertanto a passare un pò del suo tempo nelle aree "eccessivamente verdi" della 167 di Latiano (vedi foto sotto). Estendiamo l’invito alla neonata giunta brindisina di Mimmo Consales a cui in campagna elettorale abbiamo prestato braccia latianesi. "P.S. L'invito è anche esteso a tutti quei politici che si ricordano della zona 167 solo in campagna elettorale"                CLEO