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LA POLITICA TRA FAVOLA E SPAZZATURA


C’era una volta, in un posto molto lontano, un paese che si chiamava Lavriano.
In questo paese, come in tutti i paesi avvenivano una volta l’anno le votazioni per scegliere i fattori delle masserie. Allora tanti partiti grandi e piccoli (P.D.P., P.D.F. S.C.) presentavano i loro candidati e tra questi vi era pure l’L.D.F. (Lavriano dei Favori), un partito che non voleva tutti quei fattori che avevano rubato le mele alla povera gente. Il capo locale di questo partito era il Gran Segretatore e aveva per consigliere il grande Memada detto il “maiale”. Memada aveva due amici, Di Ponza detto il “Lupo” e Papola detto “l’usignolo”. Tutti e tre tanto tempo fa furono chiamati dalle guardie perché erano indiziati come fattori che avevano rubato le mele alla povera gente. Solo a Memada, detto il “maiale”, non trovarono mele (forse perché se l’era mangiate tutte), mentre al lupo e all’usignolo toccò andare al «fresco».
Ora si dovevano fare le elezioni e i quattro: il gran Segretatore, il maiale, il lupo e l’usignolo avevano deciso di candidare il Lupo, ma come fare se lui aveva rubato le mele? Di Cedro, il capo nazionale dell’LDF non voleva fattori che rubano le mele. Allora i 4 misero in piedi un piano astuto: facciamo eleggere il “lupo” con un altro partito e poi lo facciamo rientrare nell’LDF. «Formidabile» - esclamò il gran Segretatore al maiale che aveva avuto l’idea- «tanto per l’LDF lo troviamo un povero pastore da candidare».
Trovarono allora Ergolo un pastore soprannominato «cane da guardia» perché azzannava tutti i fattori che rubavano le mele. Appena il Gran Segretatore propose ad Ergolo di candidarsi per l’LDF, Ergolo rispose con un ringhio di approvazione.
Tutto contento l’inconsapevole Ergolo iniziò a parlare con la gente di Lavriano, ed i suoi discorsi erano molto interessanti. Il gran Segretatore si mostrava orgoglioso di Ergolo, sua scoperta elettorale, dicendo a tutti: «Ergolo è una rivelazione».
Ma giunsero le elezioni vissuti da Ergolo come una festa, ma lo stesso clima non seguì lo scrutinio. L’LDF ebbe 10 voti ed Ergolo 4. «Perché questa differenza?» si chiese prontamente Ergolo, che era sì inconsapevole ma non era stupido.
I paesani di Lavriano, nel rispetto di un’antica tradizione, misero in giro una voce che parlava di un accordo segreto tra il «lupo», il «maiale» e il Gran Segretatore e lo dimostrava il fatto che Il «lupo» pur essendo del PDP prese gli stessi voti IDF.
Povero Ergolo, lui aveva creduto alle parole del Gran Segretatore e del «maiale». Lui aveva detto a tutti che l’LDF non vuole quelli che si rubano le mele ed ora dovrà essere il compagno di partito di un ladro di mele. Da quel giorno Ergolo non si vide più in giro. Molti dicono che è andato in America, qualche voce dice che si è chiuso in un monastero.
E i 4 furbi cosa fanno?Continuano a tessere trappole ai poveri paesani di Lavriano, utilizzando spioni e puttane anche perché la spazzatura che continuano a chiamare politica è il posto ideale per topi e zoccole.

Commenti

Anonimo ha detto…
ma non la finisci di scrivere queste cose...
Anonimo ha detto…
L'ACCORDO CE STATO KIEDEI A KI DI DOVERE CARO ULISSE
Anonimo ha detto…
Questa favola assomiglia davvero a qualcosa di realmente accaduto...la differenziata in politica non l'hanno inventata?
LaVriano ne avrebbe bisogno...il Gran Segretatore,il Lupo, il Maiale ecc tutti nel cassonetto dell'umido!

Mario

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