Fuori fa caldo ed intanto mi godo la frescura che fuoriesce dai diffusori del vagone in cui ho preso posto. Ho scelto una poltrona di quelle a quattro, con due viaggiatori seduti di fronte ad altri due, in modo da avere più spazio libero per le gambe. Il vagone è quasi vuoto e nel mio quadriposto, per il momento, ci sono solo io. Ascolto dalle enormi cuffie i Crifiu, gruppo musicale salentino: “Non tutto quello che si ferma è perduto/prova a guardare il mondo stando seduto”, si può ascoltare in un loro ultimo lavoro. In questo modo stando, appunto, fermo e seduto vedo il vagone riempirsi. Anche i posti vuoti del “piccolo salottino” attorno sono stati occupati da tre amici, due ragazzi ed una ragazza. Man mano che il treno ferma alle stazioni il vagone si popola; molto prima della destinazione finale non ci sono più posti a sedere e la gente sta felicemente in piedi. È il 6 di luglio ed io e la maggior parte dei viaggiatori di questo treno siamo diretti a Pisa per partecipa...